Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2012 alle ore 10:56.

My24
Profumo: no all'aumento dell'orario in classe dei profProfumo: no all'aumento dell'orario in classe dei prof

Nessun aumento dell'orario dei professori nella legge di stabilità. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, che questa mattina partecipa al convegno "Il futuro del liceo classico" organizzato a Torino dai licei Cavour e D'Azeglio. «Non faremo l'intervento sull'incremento di ore degli insegnanti durante la legge di stabilità», ha detto il ministro.

Il nuovo allarme sulle coperture era scattato ieri
Ieri l'ipotesi delle 24 ore settimanali per gli insegnanti della scuola era tornta di attualità in quanto il ministero dell'Istruzione non era stato in grado di presentare alla commissione Bilancio una copertura alternativa ai tagli disposti dalla spending review e inquadrati dalla legge di stabilità. Ed erano volate parole forti nella discussione alla Camera. Tanto che il presidente della Bilancio, il leghista Giancarlo Giorgetti, aveva detto che il ministero dell'Istruzione «non può pensare che siano altri comparti dell'amministrazione a farsi carico dei tagli alla scuola«. Quindi, o nella seduta di domenica sull'esame del ddl (convocata alle 17), il governo si dovrà presentare con un emendamento «oppure si procederà con i tagli lineari».

Baretta: non darò mio assento ad aumento ore per insegnanti
Intanto oggi arriva anche la presa di posizione di Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd in commissione Bilancio e relatore del Ddl Stabilità. «Come relatore non darò in alcun modo il mio assenso alle norme che aumentano le ore di lavoro degli insegnanti. Le preoccupazioni del mondo della scuola, dopo che ieri è tornata a circolare l'ipotesi dell`aumento del loro orario a 24 ore a parità di salario, sono condivisibili e devono trovare risposte definitive».

Ma si è aperta la discussione sul docente del futuro
Però, ha detto Passera, «si è aperta una discussione su questo tema e insieme alle componenti della scuola, alle parti sociali e ai partiti, avvieremo un ragionamento su come dovrà essere la figura dell'insegnante del futuro». Un insegnante, secondo Profumo, «che certamente avrà ancora un ruolo importante nelle relazioni dirette con gli studenti, quindi nelle ore frontali, ma dovrà essere un insegnante che avrà una presenza diversa all'interno della scuola». Secondo il ministro «questo è quello che ci chiedono gli studenti, quello che ci chiede una scuola più moderna». Intanto a Roma centinaia di docenti in corteo (manifestazione indetta dal Coordinamento scuole Roma protestano contro i tagli. «Quello che sta succedendo é grave, basta tagli alla scuola - dice Antonio Cucinella, insegnante dell'Itis Hertz e membro della Flc-Cgil di Roma - questo é il messaggio che vogliamo lanciare oggi. Non c'é solo il problema delle 24 ore. C'é anche l'ex legge Aprea che cambia il funzionamento democrazia a scuola».

Riscaldamento nelle scuole: incontrerò il presidente dell'Upi
«La proprietà delle scuole dell'infanzia, materne e primarie è dei comuni e quella delle scuole medie e superiori è delle province. Certamente incontrerò volentieri il presidente Saitta nei prossimi giorni», ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, rispondendo in merito alle polemiche sulla spending review sollevate dal neo presidente dell'Upi Antonio Saitta, che nei giorni scorsi ha ipotizzato di spegnere il riscaldamento nelle scuole perchè le province sono senza soldi in seguito ai tagli.

Sangalli: archiviare l'aumento dell'Iva che sarà una doccia gelata sui consumi
«Continuiamo a chiedere che l'aumento dell'Iva venga archiviato», ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine del Forum dei Giovani imprenditori dell'organizzazione in corso a Venezia. Parlando della norma della legge di stabilità che porta l'Iva dal 21% al 22%, Sangalli ha sottolineato che sarà «una doccia gelata per i consumi».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi