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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2012 alle ore 10:45.

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Il premier Monti al 'Ft Italy Summit' di Milano (Ansa)Il premier Monti al 'Ft Italy Summit' di Milano (Ansa)

L'Italia in questa fase non contempla di ricorrere all'Esm
L'Italia farà richiesta all'Esm? Secondo Monti «l'Italia ha fatto molto per creare il meccanismo di stabilizzazione a livello europeo e non ha comunque fatto richiesta per l'utlizzo, e non contempla di farlo in questa fase».

Lo spread a 150 punti? Aiuterebbe
Parlando degli spread sui titoli di Stato, il premier ha ricordato che «i mercati si sono svegliati e ci hanno creato incubi, dopo aver dormito per dieci anni». Prima del Governo Monti, in particolare, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali era oltre i 550 punti, ora è sui 350 punti. Se arrivasse a 150 punti sarebbe la panacea per i problemi dell'Italia?. Alla domanda Monti ha risposto: «Non sarebbe una panacea ma significherebbe una vita più semplice, ci faciliterebbe la vita non poco». Monti, che ha auspicato una maggior stabilità del differenziale tra i tassi, si è però detto convinto che «non tornerà più il momento in cui lo spread è pari a zero per tutti» i Paesi dell'eurozona.

Sul target di deficit
«Vorrei ricordare - ha detto il presidente del Consiglio - che il mio predecessore Berlusconi ha avuto un momento difficile l'anno scorso, durante il vertice a Cannes. Per affrontarlo gli é stato suggerito di spostare l'obiettivo di deficit strutturale a zero dal 2014 al 2013», ha spiegato Monti. «Quando siamo intervenuti, avremmo potuto dire che era chiedere troppo, é stato molto rispetto ad altri paesi», ha aggiunto il premier, riferendosi sempre al target di deficit.

Gli italiani capaci di accettare sacrifici
«La società italiana - ha ricordato il premier - si é dimostrata capace di accettare i sacrifici. Finora in Italia - ha aggiunto Monti - non abbiamo visto grandi manifestazioni come abbiamo visto in altri paesi Ue».

Gli euroscettici, la crisi e la Merkel
«In alcuni giorni abbiamo avuto difficoltà, anche al punto di arrivare a una crisi di questo governo». Ha continuato Monti. A mettere a rischio l'esecutivo sarebbero stati gli «euroscettici» che siedono in Parlamento. «Sono stato anche accusato di essere un servo sottomesso della Cancelliera Merkel». Una crisi di governo, ha messo in guardia, «avrebbe significato abbandonare il Fiscal compact, aumentare il deficit e il debito».

E su Grillo
«Questo signore ha in molti casi parlato contro le misure stringenti che l'Europa impone. Ma altre parti politiche italiane hanno fatto lo stesso». Questo il commento del premier Mario Monti su Beppe Grillo, a chi gli chiedeva se Grillo e il suo movimento rappresentassero una reazione populista contro l'euro, Monti ha replicato: «Non so se questo sia il suo obiettivo ma quel che dice sembra raccogliere consensi e questo è parte della democrazia».

Guerra contro l'evasione
Gli interventi adottati dal Governo contro l'evasione fiscale «potrebbero
apparire misure di guerra e non possiamo dire che non sia una guerra».

Capitolo province: ho abolito anche Varese, la mia città
Il presidente del Consiglio è intervenuto anche sulla riduzione delle Province. «Abbiamo ridotto il numero delle province - ha ricordato -, abolendo anche Varese che é la mia città».

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