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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2012 alle ore 22:45.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2012 alle ore 21:14.

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Patto di stabilità
Sintonia, anche se non totale, tra Matteo Renzi e Bersani sul patto di stabilità. Si può rinegoziare il patto di Stabilità?, è stato chiesto ai candidati alle primarie. «In questo momento anche soltanto dirlo fa un danno all'Italia», ha assicurato Renzi. «Non c'è bisogno di toccare il patto di stabilità ma di aggiungere una serie di politiche», ha spiegato dal canto suo Bersani, «direi alla signora Merkel e ai leader progressisti una cosa semplice: riconosciamo di non esere innocenti, tuttavia grazie all'euro la Germania ha preso una posizione di comando nell'economia reale. Dunque adesso mettiamoci d'accordo, controlliamoci i bilancio, ma in cambio di una stretta sulle politiche di austerità. Anche la Germania deve capire che siamo tutti su un treno, tutti andiamo verso il segno meno e per questa strada non risolveremo il problema». Su diversa posizione Vendola: «Bisogna avere un rigore non cieco, mirato», ha detto. «L'Europa non c'é se non difende il suo welfare», ha sottolineato. Duro nverso il patto di stabilità interno che «rende impossibile parlare di crescita».

«Caro Marchionne non le ho mai creduto»
«Caro ing. Marchionne, io non le ho mai creduto...». Vendola si rivolge così all'ad Fiat subito dopo Matteo Renzi durante la sfida televisiva dei candidati alle primarie. Per Vendola »non si fa un atto di fede nei confronti d un piano industriale e Fabbrica Italia era solo la copertina di un libro che non c'era. Poi - continua - direi: caro Ing Marchionne, le sentenze dei tribunali vanno rispettate».

Diversa la posizione di Renzi: «Caro ingegner Marchionne. Io sono uno di quelli che ha creduto in lei. Ma sono stato deluso, tradito, come tanti altri».

A Marchionne «chiederei di evitare il gioco muscolare che sta facendo nei confronti dei lavoratori e che non gli rende merito. Dovrebbe guardare dentro la sua azienda e capire quali sono le sue responsabilità». Così Laura Puppato, intervenendo al confronto su Sky. La consigliere veneta rimprovera all'ad della Fiat la mancata "innovazione, che non c'è stata nella produzione di veicoli. Non abbiamo veicoli competitivi». Dunque a Marchionne «chiederei di rimettere mano all'innovazione».

Coppie omosessuali
«Fra massimalismo e minimalismo bisogna trovare la strada perché abbiamo un Parlamento che non riesce ancora ad approvare una legge sull'omofobia, è una cosa drammatica. Io sono per la legislazione tedesca sulle unioni civili tra le coppie omosessuali», ha detto Bersani. Quanto all'adozione il segretario del Pd invita a «occuparci delle decine di migliaia di giovani che vivono già con genitori omosessuali e a come vengono considerati nella società, in questo Paese la maturazione di certi diritti rischia di avere l'effetto opposto».

Renzi è invece per la «civil partnership inglese, da realizzare nei primi cento giorni». Vendola è invece deciso: «Gli stessi diritti a tutti: dal matrimonio gay, all'adozione». Sul lato "destro" dello schieramento si pone invece bruno tabacci che dice: «io starei molto attento a non equiparare coppie di fatto e matrimonio tra uomo e donna». E a proposito delle adozioni, spiega: «io sono stato orfano di padre e ricordo che a scuola mi consideravano un diverso. Un bambino deve avere una madre e un padre».

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