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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2012 alle ore 12:23.

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Susanna Camusso (Ansa)Susanna Camusso (Ansa)

Stop ai tagli, bisogna creare le condizioni per la crescita. «L'austerità sta strangolando il lavoro e impoverendo i paesi non determinando un futuro». Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso a Terni all'arrivo del corteo dello sciopero generale in piazza della Repubblica. L'anno di Mario Monti a Palazzo Chigi é stato «un anno di disastri e di non risposte al mondo del lavoro», ha aggiunto.

Botta e risposta tra Camusso e Patroni Griffi
La sindacalista ha messo in evidenza che nella legge di Stabilità «manca una risposta alla fascia più debole del Paese». Camusso ha colto l'occasione per sottolineare anche la (mancata) unità sindacale e a Cisl e Uil ha consigliato: «Non bisogna scappare dalle piazze». Il segretario della Cgil ha poi criticato il ministro Patroni Griffi: inaudito, ha affermato, l'annuncio di esuberi su twitter. Il ministro ha replicato in una nota: le cifre sono state date prima ai sindacati, e poi su Internet.

Camusso al Governo: è una politica che toglie speranza al futuro
«Ci rivolgiamo - ha aggiunto - anche al nostro Governo che esegue pedissequamente una politica che sta determinando una profondissima recessione e toglie qualsiasi speranza al futuro».

«Non siamo fuori dal tunnel»
Il Governo, ha poi aggiunto, «non ci venga a raccontare che c'é luce infondo al tunnel» perché «nei mesi che abbiamo di fornitore aumenteranno i problemi e la disoccupazione».

Il messaggio a Cisl e Uil: non possiamo rassegnarci
«In questa stagione così difficile in cui cresce la disperazione - ha ricordato Camusso a Cisl e Uil - ciò che un sindacato deve fare è dare un messaggio di possibilità alle persone, di non rassegnarsi».

A Patroni Griffi: inaudito l'annuncio di esuberi su twitter
Secondo Camusso «è inaudito che mentre è in corso un confronto sindacale un ministro annunci gli esuberi su twitter. Invece di fare conti da ragionieri - ha aggiunto la sindacalista - dovrebbero ragionare sul fatto che continuare a licenziare persone rappresenta un colpo maggiore per il Paese e non un risparmio». Immediata la replica del ministro:
«Non abbiamo licenziato alcuno né via twitter né in altri modi - ha spiegato in una nota - . Abbiamo dato le cifre delle eccedenze. La dottoressa Camusso dovrebbe conoscere la differenza tra eccedenze, esuberi e licenziamenti. Se ha dubbi può chiedere ai dirigenti del suo sindacato. Dopo aver divulgato le cifre ai sindacati, li abbiamo diffusi via internet: prima via twitter e poi sul nostro sito. Questa si chiama trasparenza e non capisco perché il segretario della Cgil trovi tutto ciò inaudito».

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