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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2012 alle ore 16:45.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2012 alle ore 07:45.

L'Europa scende in piazza per «il lavoro e la solidarietà» e contro le misure di austerità decise dai governi che stanno innescando «pericolosi processi di recessione»: tensioni, scontri e feriti in molte città in Italia e all'estero. Sono in corso iniziative in 23 dei 27 paesi dell'Unione Europea. In Spagna, Portogallo, Grecia e Italia è sciopero generale. Nel nostro Paese la Cgil ha indetto uno stop di quattro ore con manifestazioni in 100 piazze: epicentro Terni dove era presente la leader Susanna Camusso. Tensioni in molte città italiane: guerriglia a Roma tra studenti e polizia, feriti a Torino, Padova e Milano. In Spagna alcuni incidenti hanno causato 32 arresti e 12 feriti, tra cui 4 agenti, la maggior parte a Madrid.
A Roma la polizia usa i blindati. Fermati 60 manifestanti
Giornata di guerriglia sul Lungotevere a Roma: sono stati fermati una sessantina di manifestanti, che hanno preso parte al lancio di bombe carta, sanpietrini e bottiglie contro le forze dell'ordine tentando di sfondare il cordone della Polizia sul Lungotevere. Polizia e carabinieri sono intervenuti con i furgoni blindati e sparando lacrimogeni.
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Lungo corteo a Milano
Un lungo corteo contro le politiche di austerity è partito alle 10 da largo Cairoli, in centro a Milano, e si è chiuso alle 14 in Porta Genova.
Tra i partecipanti studenti, anarchici e centri sociali. Intorno alle 11.40 la testa di uno dei due cortei di studenti e antagonisti, si è scontrato in corso Magenta con la polizia che gli impediva di proseguire verso gli uffici dell'Unione europea: contusi 4 carabinieri e 1 funzionario di polizia. La testa del corteo ha cercato di sfondare il cordone formato da poliziotti in assetto antisommossa. In corso Genova, i giovani hanno anche imbrattato con le bombolette spay le vetrine delle banche.
A Bologna quattro cortei
Nel capoluogo emiliano sono stati quattro i cortei organizzati nella giornata di sciopero generale. Alcuni giovani hanno lanciato uova contro una filiale Unicredit, mentre uno dei quattro cortei si è "accanito" contro la sede della Cisl. Ed è proprio questo ultimo episodio è stato condannato duramente dal sindaco della città e da altre rappresentanze politiche.
Il blitz degli studenti durante la manifestazione è stato di una "gravità inaudita", una vera e propria "intimidazione squadrista". Lo ha detto il segretario provinciale della Cisl Alssandro Alberani.
«Un episodio violento e intimidatorio di una gravità inaudita - ha spiegato Alberani dopo che alcuni giovani in corteo sono entrati nella sede di via Milazzo e hanno lanciato urla contro i dipendenti e uova contro la porta d'ingresso - ancor più se perpetuato durante una giornata di mobilitazione europea sui temi del lavoro a cui tutti i sindacati hanno aderito».
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