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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2012 alle ore 11:24.

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È recessione. Il Pil dell'Eurozona nel terzo trimestre, riferisce Eurostat, è stato negativo a -0,1%, dopo il -0,2% del secondo e la crescita zero del primo. È la seconda volta in tre anni che l'Eurozona entra ufficialmente in recessione (si indica un ciclo di recessione economica quando si
registrano due trimestri consecutivi con Pil negativo). Anche l'Italia in recessione con -0,2%, mentre la Germania frena più delle attese, con una crescita del pil dello 0,2%, come la Francia. Spagna in negativo, con -0,3%.

Le previsioni della Bce
I previsori della Bce hanno rivisto al ribasso le stime del Pil dell'Eurozona, mentre hanno corretto al rialzo quelle relative all'inflazione e alla disoccupazione per il 2012 e il 2013. Le nuove previsioni contenute nel bollettino diffuso stamani indicano per la crescita economica di quest'anno una contrazione dello 0,5% per quest'anno (più del -0,3% previsto tre mesi fa) e per il prossimo anno un rimbalzo limitato allo 0,3% (esattamente la metà di quanto contenuto nel bollettino di tre mesi fa).

Gli esperti della Bce hanno rivisto in calo anche le stime sul Pil del 2014, a +1,3% da +1,4%. Per quanto riguarda l'inflazione le nuove indicazioni parlano di 2,5% per quest'anno (corretto da 2,3%) e 1,9% per il prossimo (1,7%).

Accrescere flessibilità nel mercato del lavoro
«Progressi evidenti sono stati compiuti nella correzione del costo del lavoro per unità di prodotto e degli squilibri delle partite correnti. Tuttavia, occorrono ulteriori misure per accrescere la flessibilità e la mobilità nel mercato del lavoro in tutta l'area». È quanto si legge nel bollettino della bce di novembre. Tali misure strutturali, aggiunge la bce, «inoltre servirebbero a integrare e favorire il riequilibrio delle finanze pubbliche e la sostenibilità del debito.

Lo scudo anti-spread serve a scongiurare scenari estremi
La Banca centrale europea ribadisce di essere pronta ad intervenire con il suo piano di acquisti calmieranti di titoli di Stato (Omt), operazioni che se avviate contribuiranno «a scongiurare scenari estremi, limitando quindi nettamente i timori circa il concretizzarsi di forze nefaste», dice l'istituzione monetaria nel suo ultimo bollettino mensile.

Da mesi il presidente Mario Draghi insiste sulle condizionalità legate a queste possibili operazioni, ovvero alla necessità che gli eventuali paesi beneficiari attivino un programma di aiuti presso l'Ue.

«Il Consiglio direttivo - dice ancora il bollettino - resta fermamente impegnato a preservare l'unicità della propria politica monetaria e ad assicurare l'adeguata trasmissione del relativo orientamento all'economia reale di tutta l'area».

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