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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2012 alle ore 13:00.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2012 alle ore 07:35.

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(Epa)(Epa)

Israele ha intenzione di mobilitare fino a 75mila riservisti
Al terzo giorno di raid aerei su Gaza, in risposta al continuo lancio di razzi su Israele, il governo israeliano ha intenzione di mobilitare fino a 75mila riservisti in vista di una possibile offensiva terrestre sulla Striscia di Gaza: è quanto si legge in un comunicato dell'esecutivo dello Stato ebraico secondo il quale sono in corso le consultazioni per ottenere il via libera dei Ministri. Per ora, 16mila riservisti sono già stati materialmente mobilitati. La maggior parte delle truppe appartiene all'arma del Genio, vitale per poter penetrare in forze nell'enclave costiera totale.
Nel 2006 l'offensiva «Piombo fuso» durò almeno una settimana prima che si decidesse per un'invasione via terra. Anche i razzi sparati da Hamas erano meno frequenti: una quarantina al giorno. Oggi sono stati contati ben 280 lanci in 48 ore.

Si muove la diplomazia internazionale
Intanto le cancellerie guardano con apprensione alla nuova escalation di tensione tra Isarele e la Striscia di Gaza. Angela Merkel ha lanciato oggi un appello all'Egitto «affinché usi la sua influenza su Hamas» per evitare un aggravamento della crisi con Israele, proprio mentre il primo ministro egiziano Hisham Qandil si trova in visita nella Striscia. Il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi è, invece, impegnato in queste ore in un'intensa attività di diplomazia telefonica con i principali omologhi mediorientali. In particolare, riferiscono fonti della Farnesina, il capo della diplomazia italiana ha avuto nelle ultime ore conversazioni telefoniche con i ministri degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ed egiziano, Mohamed Kemal Amr. Di fronte ai rischi di escalation della situazione a Gaza e in Israele, l'obiettivo della fitta rete di contatti di queste ore è l'abbassamento della tensione e l'ottenimento di affidamenti sulla sospensione del lancio di razzi da Gaza affinché la crisi rientri lasciando spazio alla moderazione e alla diplomazia. In vista del dibattito previsto al Consiglio Affari Esteri dell'Ue lunedì a Bruxelles, Terzi ha ribadito ai titolari delle diplomazie israeliana ed egiziana che l'Italia intende impegnarsi affinché l'Europa svolga un ruolo efficace per contribuire a ridurre la tensione.

Intanto il ministro degli Esteri tunisino, Rafik Abdessalem, si recherà domani a Gaza. L'annuncio é arrivato nel corso della visita a Gaza da parte del primo ministro egiziano, Hisham Qandil, che ha chiesto a Israele di porre fine alle ostilità contro la Striscia. Dall'Egitto il presidente Morsi ha tuonato contro l'attacco israeliano, affermando che si tratta di «un'aggressione contro l'umanità».

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