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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2012 alle ore 14:15.

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Sono quattro le persone arrestate dalla polizia che sta anche oscurando il forum italiano del sito di ispirazione neonazista "Stormfront". L'accusa è di incitamento all'odio razziale ed etnico. I quattro, tutti italiani e di diverse regioni d'Italia (Lombardia, Lazio e Abruzzo), ricoprivano ruoli di promozione e direzione dell'associazione a delinquere facente capo alla sezione italiana del sito web www.stormfront.org, dedita alla diffusione di ideologie razziste e all'istigazione al compimento di atti discriminatori, oltre che di moderazione delle discussioni sul web-forum (raggiungibile all'indirizzo www.stormfront.org/forum/f148).

Diciassette invece le perquisizioni. Indagini e arresti sono stati eseguiti dalla Digos di Roma e dalla polizia postale, coordinati dal pool antiterrorismo diretto da Giancarlo Capaldo, nell'ambito di un'indagine per il contrasto dell'incitamento all'odio razziale e all'antisemitismo, realizzato sulla rete internet. Il provvedimento è stato richiesto dal pm Luca Tescaroli ed emesso dal gip Stefano Aprile.

«Dobbiamo continuare così - ha detto il ministro Andrea Riccardi -: le idee di odio razziale, neonazismo e antisemitismo non possono non trovare l'adeguata e ferma risposta da parte dello Stato. Nessuno deve sperare di trovare nel web rifugio e impunità. Ora, come sostengo da tempo, bisogna affinare le normative per consentire un controllo ancora più stringente».

Un anno di indagini
Le indagini sono iniziate nell'ottobre 2011 e avevano come obiettivo l'identificazione dei vertici e degli affiliati alla comunità virtuale che, in numerose occasioni si era evidenziata per la diffusione on line di idee fondate sull'odio razziale e per l'istigazione, sempre attraverso la Rete, al compimento di atti discriminatori.
Gli accertamenti, diretti dal sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Roma Luca Tescaroli e coordinati dal pool antiterrorismo della Procura capitolina, guidato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, hanno consentito di acquisire "concreti elementi di prova a carico di ventuno cittadini italiani", sottoposti ad indagine in ordine ai delitti previsti dalla legge 13 ottobre 1975 n. 654, «per essersi associati, accomunati da una vocazione ideologica di estrema destra nazionalsocialista, allo scopo di commettere più delitti di diffusione on line di ideologie fondate sulla superiorità della razza bianca, sullôodio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici».

La rete che si nascondeva dietro il forum
Per quattro degli indagati, il consistente quadro probatorio acquisito dagli investigatori della Polizia di Stato ha permesso al Gip presso il Tribunale di Roma Stefano Aprile, su richiesta del pm Tescaroli, di emettere un'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita stamattina. Si tratta del promotore dell'associazione e moderatore del forum Daniele Scarpino, di 24 anni e residente a Milano, degli altri due attuali moderatori del forum Diego Masi, trentenne della provincia di Frosinone e Luca Ciampaglia, di 23 anni e residente in provincia di Pescara, e di un utente particolarmente attivo in seno allôassociazione ed al forum, Mirko Viola, di 42 anni e residente in provincia di Como.

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