Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2012 alle ore 15:00.
L'ultima modifica è del 17 novembre 2012 alle ore 10:34.

My24
Un momento della contestazione al ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, durante la Giornata della Legalità di Rimini (Ansa)Un momento della contestazione al ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, durante la Giornata della Legalità di Rimini (Ansa)

Lancio di petardi e uova contro la polizia a Milano. Continuano i tafferugli ttra un centinaio di manifestanti, molti dei quali con indosso caschi da motociclista, e le forze dell'ordine che presidiano l'università Bocconi, dove si è appena concluso un convegno con il premier Mario Monti.

Studenti ancora in piazza
Intanto oggi gli studenti sono scesi ancora in piazza. Dopo la mobilitazione di mercoledì in occasione dello sciopero europeo, i ragazzi sono scesi ancora in piazza. La Rete della Conoscenza, quella degli Studenti medi e l'Unione degli universitari hanno chiarito che le manifestazioni intendevano ricordare la Giornata mondiale dello studente, concepita per difendere il diritto allo studio. Hanno chiesto lo stop alle violenze della polizia.

Cancellieri contestata a Rimini
Oltre un migliaio di studenti ha sfilato stamattina a Palermo. Il corteo è partito da Piazza Massimo e si è diretto a piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione dove si è svolto un sit-in. Alcune uova sono state lanciate contro la sede della Banca d'Italia, in via Pretoria, a Potenza, nel corso di un corteo: gli studenti hanno raggiunto il centro storico della città con striscioni e slogan, cercando poi di entrare nel teatro Stabile, in cui si stava svolgendo un convegno, ma sono stati fermati dalle forze dell'ordine. Ad Ancona, inceve, i ragazzi hanno sfilato lungo le vie del centro con slogan e cartelli, occupato la rotatoria di piazzale della Libertà, nei pressi della stazione ferroviaria. L'atmosfera è comunque ancora "calda": il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri é stata contestata dagli studenti, al Palazzetto dello Sport di Rimini, dove era in corso la Giornata della Legalità.

Il ministro agli studenti: sapete che cosa è il fascismo?
Alle contestazioni la Cancellieri ha replicato: «La democrazia chiede pacatezza e confronto: siamo pronti a tutti i confronti, ma in maniera pacata non squadrista». Il ministro ha poi chiesto agli studenti: «Sapete cos'é il fascismo, cosa sono le forme di squadrismo?». La situazione é poi tornata alla normalità e i giovani hanno continuato a tenere aperto lo striscione. All'incontro di Rimini nel palazzetto erano presenti circa 2mila studenti.

Le motivazioni della protesta
In una nota la Rete universitaria mediterranea e l'Unione degli universitari, due dei movimenti che hanno organizzato la manifestazione a Palermo, hanno messo in evidenza che «oggi é la giornata mondiale della mobilitazione studentesca, scendiamo in piazza per poter portare all'attenzione dell'opinione pubblica le nostre proposte per un vero cambiamento della condizione studentesca siciliana e per prendere le distanze dagli scontri avvenuti ieri». Secondo gli studenti «la scuola, l'università e la ricerca pubblica non possono e non devono più essere piegate unicamente alle esigenze attuali del mercato, ma devono essere il pilastro su cui costruire un nuovo modello di sviluppo e di società».

Corteo del 14 novembre, un poliziotto indagato
Scontri di Roma: la Procura di Roma ha identificato e iscritto nel registro degli indagati un poliziotto, in servizio presso il Commissariato Viminale, autore di alcuni eccessi durante il corteo del 14 novembre a Roma. L'agente è ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra: adesso rischia la sospensione dal servizio. Continua poi la polemica sul lacrimogeno lanciato dal ministero della Giustizia: dalla relazione che i Carabinieri del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (Racis) hanno consegnato al Guardasigilli Paola Severino e alla Procura di Roma emerge che il lacrimogeno a via Arenula che si vede nel video girato durante la manifestazione del 14 novembre scorso sarebbe stato sparato dall'esterno e rimbalzato sulla facciata del dicastero della Giustizia.

Severino: tutto deve essere accertato
In un'intervista a Repubblica il ministro della Giustizia Paola Severino ha detto di volere la verità: «Non dobbiamo lasciare un solo margine di ombra, tutto deve essere accertato, nel più scrupoloso dei modi possibili». Sulla stessa linea il capo della polizia Antonio Manganelli che ha ricordato che è già stata avviata un'inchiesta «ispettiva interna» su quello che è successo «prima durante e dopo gli incidenti sul Lungotevere». Manganelli ha annunciato che sarà acquisita ed esaminata anche «tutta la documentazione video e foto disponibile in rete» per arrivare «alla completa identificazione dei poliziotti che si sono resi responsabili di abusi. Perchè quei poliziotti - ha concluso - saranno puniti». Il capo della polizia ha fatto dunque riferimento al video in cui dalll'ultimo piano del ministero della Giustizia venivano gettati lacrimogeni sui manifestanti.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi