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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2012 alle ore 11:19.

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Nella foto il premier Mario Monti nel corso dell'incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Dubai (AFP Photo)Nella foto il premier Mario Monti nel corso dell'incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Dubai (AFP Photo)

Con il lavoro degli ultimi 12 mesi «abbiamo evitato il disastro totale», e ora «l'area dell'euro sta superando la sua crisi». Lo ha detto il premier Mario Monti a Dubai spiegando - in un incontro alla camera di commercio - che negli «ultimi dodici mesi dovevamo spegnere l'incendio della casa che era la priorità: non potevamo accendere un altro focolaio in Europa».

Napolitano: Dubai è lontana
«Dubai è lontana»: così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle affermazioni del premier Mario Monti da Dubai in merito al "disastro" evitato con le misure adottate dal governo per il contenimento del debito e della spesa pubblica. Napolitano, insieme al presidente tedesco Joachim Gauck e al presidente polacco Bronislaw Komorowski, ha scoperto, a Villa Ruffo a Napoli, una targa in ricordo dello scrittore polacco Gustaw Herling-Grudzinski. Adesso il presidente è atteso a Palazzo Filomarino per un convegno in ricordo di Benedetto Croce.

Monti: la zona euro sta superando la crisi
«La zona euro sta superando la sua crisi, sono convinto che gli sforzi di consolidamento dei bilanci e le riforme varate nella zona euro, come anche il rafforzamento dell'architettura dell'unione monetaria europea, vedrà l'Unione Europea presto emergere più forte», ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo a Dubai, a un incontro con il mondo imprenditoriale e finanziario degli Emirati Arabi Uniti e Italia. In questi incontri - informa Palazzzo Chigi in una nota - il presidente ha, fra l'altro, rassicurato sul futuro della zona euro e su una progressiva risoluzione dei problemi ancora in corso.

Gli Emirati Arabi sono un partner commerciale importante
Gli Emirati Arabi Uniti sono un partner e un polo commerciale importante nella regione, ha detto il presidente del Consiglio, e lo sviluppo del artenariato con l'Italia è nell'interesse delle imprese italiane per poter crescere, sfruttando le opportunità commerciali nel Medio Oriente, Africa e Asia. «Lo sviluppo del partenariato - ha detto Monti - sosterrà la crescita delle aziende italiane, incrementando così il loro raggio d'azione all'estero e rafforzando la base produttiva interna. Anche per gli Emirati Arabi Uniti i vantaggi sono chiari, ha aggiunto: «I distretti manifatturieri in Italia sono un modello di sviluppo. Investire in essi diminuirebbe sempre più la dipendenza dell'economia degli Emirati Arabi dal petrolio e dal gas naturale. Con il loro innovativo know-how, una crescita elevata nelle esportazioni e con una reputazione internazionale riconosciuta, le piccole e medie imprese sono dei partner naturali per gli investitori degli Emirati Arabi».

Per l'Ocse le riforme contribuiranno alla crescita di 4 punti di Pil
In un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Dubai, Mario Monti si é soffermato sul lavoro portato avanti dal governo, soprattutto per venire incontro alle esigenze delle imprese italiane in tema di semplificazione della burocrazia: «L'Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio - é tornata a essere attrattiva». L'Ocse, ha riferito poi il Professore, «recentemente ha stimato che le riforme messe in campo contribuiranno a una crescita di 4 punti percentuali sul Pil negli ultimi 10 anni».

I mercati stanno capendo e tornando in Italia
«Negli ultimi 12 mesi il mio governo si è mosso rapidamente e ha portato il Paese su un terreno sicuro mettendo il debito su una traiettoria discendente e migliorando il contesto per il business», ha detto Monti parlando agli imprenditori di Dubai. Ora «i mercati hanno cominciato ad accorgersene e stanno tornando in Italia». Sono convinto, ha detto Monti, «che il consolidamento finanziario e gli effetti delle riforme nell'area dell'euro così come il rafforzamento dell'architettura della Ue ci vedrà presto emergere con forza. Con un deficit sotto il 3% quest'anno e il pareggio strutturale il prossimo anno, che comporta un avanzo primario di circa il 5%, le finanze pubbliche italiane sono sane. I mercati hanno cominciato ad accorgersene e stanno tornando in Italia».

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