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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2012 alle ore 17:07.

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Infine nessun ripensamento, il Pdl conferma: le primarie si faranno il 16 dicembre, come ipotizzato inzialmente. Il partito guidato da Angelino Alfano sceglie la strada già indicata dal segretario e fortemente voluta dagli ex aennini. La decisione riguarda le primarie nazionali, di quelle a livello locale ancora non si è discusso. La questione è stata al centro di un nuovo confronto tra il segretario e Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, ma ne hanno discusso anche i coordinatori locali, per definire tempi e modi della consultazione, in una riunione convocata da Alfano. Si potrà votare ai gazebo allestiti sul territorio, presentando un documento di identità, non c'é bisogno di pre registrazione.

Angelino Alfano nella riunione con i coordinatori avrebbe precisato che Silvio Berlusconi condivide la scelta delle primarie, anche la data. E si sarebbe detto sicuro del fatto che il Pdl sia capace di mobilitare il suo popolo. La campagna per le primarie l'inaugurerà sabato, a Cagliari, alla Fiera della Sardegna, forte anche del sostegno dei Comitati "Io sto con Alfano - Riformisti e Popolari Europei".

I motori per la consultazione tra gli elettori sono avviati, ma i pidiellini continuano a dividersi tra soddisfatti e delusi.
Questa mattina Sandro Bondi ripeteva che «fare le primarie é un rischio politico». E dopo l'ufficializzazione della decisione dice apertis verbis che «da oggi le scelte più importanti vengono decise nel Pdl da Ignazio La Russa e dalla corrente trasversale, di cui fanno parte anche i capigruppo parlamentari, che ormai impongono le proprie decisioni ad un partito diviso e smarrito». Nemmeno Micaela Biancofiore fa salti di gioia: «Berlusconi ha sempre detto di essere contrario alle primarie, poi ha ceduto alla cosiddetta nomenclatura» .
Isabella Bertolini, che con Gaetano Pecorella, Giorgio Stracquadanio, Roberto Tortoli e Franco Stradella, presenta 'Italia libera' parla di candidati che «non sappiamo chi sono e con arroganza si candidano» a «diventare premier di questo Paese».
Tra i contrari pure Gabriele Albertini che ha invitato il Pdl a indire un congresso.

È soddisfatta Beatrice Lorenzin, che delle primarie cura la parte organizzativa: «Si stanno raccogliendo le firme. Domenica c'è la presentazione ufficiale delle dei candidati. Sarà un grandissimo successo».
Fabrizio Cicchitto considera «una decisione saggia confermare le primarie anche se semplificandone le procedure e spostando la data».
I formattatori depositano oggi, con quattro giorni di anticipo sulla scadenza del termine, le 12 mila firme necessarie per la candidatura del loro leader Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia.
E Daniela Santanché fa appello per la raccolta delle firme alle donne, «è una battaglia di tutte, in tutti gli schieramenti. A me non piace essere sola, ma le donne non sanno fare branco».
Quanto ai competitor Gaetano Quagliariello azzarda una previsione: «Il numero dei candidati si ridurrà al massimo a 5 o 6».

Intanto il partito ha appreso da poche ore che uno dei candidati alle primarie Pdl, il finanziere Alessandro Proto, è indagato per truffa e aggiotaggio dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta del pm Isidoro Palma sulle comunicazioni al mercato della Proto Consulting e su alcuni operazioni immobiliari e su un fondo riferibile allo stesso Proto.

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