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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 alle ore 12:27.

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Galvanizzato dalla vittoria alle primarie del Pd, Pier Luigi Bersani ha ammesso di non vedere l'ora di sfidare Sivio Berlusconi. «Auguri... Se sarà sfida la faremo. Non vedo l'ora», è stato il commento del segretario del Partito democratico, oggi a Tripoli per una serie di incontri politici. Bersani ha anche bocciato l'ipotesi dell'election day: «Non sono di questa idea», ha detto. Infine, la legge elettorale: il Pdl ci faccia sapere cosa vuole, ha chiosato Bersani.

«È la ventesima proposta per modificare il Porcellum»
Secondo il segretario del Pd «il dossier più importante è la legge elettorale in relazione allo sbandamento del centrodestra. Se domani - ha affermato - il Pdl avrà una riunione per decidere la linea politica, per favore ci faccia sapere cosa pensa precisamente, e sul piano politico, della legge elettorale, perchè non capiamo più, è la ventesima proposta, e non conosciamo le intenzioni politiche».

«Sensato tenere separate regionali e politiche»
«Ho sempre pensato - ha affermato Bersani - che sia sensato tenere separate le elezioni regionali e politiche. Dopo di che voglio capire se Alfano e Berlusconi vogliono e come le elezioni politiche a febbraio. Parlare di election day senza capire cosa significa è difficile».

«Libia, con nuovo governo collaborazione più forte»
In mattinata il segretario del Pd ha avuto una serie di incontri a Tripoli con le autorità libiche e i rappresentanti di alcune tra le maggiori forze politiche del Paese. «Se l'Italia sarà governata dal centrosinistra, ha chiarito, «ci sarà una disponibilità più forte e una collaborazione maggiore» con le nuove istituzioni libiche.

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