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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2012 alle ore 19:27.
L'ultima modifica è del 12 dicembre 2012 alle ore 10:03.

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«Grazie dell'inizio facile... Ma vuole la risposta di ieri, di stamattina, di oggi a pranzo o del pomeriggio?», scherza Silvio Berlusconi replicando alla domanda di Vespa se pensa di confermare la sua candidatura alla premiership, durante la presentazione del libro del conduttore Rai.
«Il mio passo indietro o avanti dipende da come si sviluppano le cose. Se Monti guida i moderati io non mi candido», ha continuato l'ex premier.

Berlusconi su Monti: non accetterebbe di diventare uomo di parte
«Non credo che Monti accetti di diventare uomo di parte o di partito, non gli converrebbe - ha spiegato Berlusconi -. Ma se lo ritenesse opportuno, i moderati potrebbero rivolgersi a lui, io in passato lo proposi come federatore dei moderati. In quel caso io mi occuperei della mia formazione politica». Certo, Monti dovrebbe tenere insieme «tutti i moderati» compresa la Lega. Ipotesi che al momento sembra totalmente irrealizzabile. L'ex premier si è detto disponibile a non candidarsi anche nel caso in cui Luca Montezemolo si unisse al Pdl. In ogni caso ha ribadito: «In questo momento sono io il candidato a Palazzo Chigi».

«Non escludo Alfano, la Lega sarebbe d'accordo»
«Non è affatto escluso», anzi «è possibile che Angelino Alfano, che io considero il migliore protagonista della politica e una persona importante per il futuro del Paese» sia il candidato presidente del Consiglio. Così ancora Berlusconi durante la presentazione del libro di Bruno Vespa. «Ieri - ha aggiunto - ho avuto conferma dalla Lega dell'accettazione di una sua candidatura».

... e su Casini: ha complesso nei miei confronti. Replica: è in stato confusionale
«Se fai un passo indietro io sarò con i moderati mi disse Casini che ha un complesso verso di me, ed io - ha ricordato il Cavaliere - feci un passo indietro e Alfano divenne segretario. Ci aspettavamo il ritorno di Casini, ma questo non avvenne». Berlusconi, ha replicato il leader dell'Udc, «è in evidente stato confusionale se manifesta la possibilità di fare l'ennesima giravolta di un passo indietro in caso di candidatura di Monti a cui la scorsa settimana ha tolto la fiducia in Parlamento. Su una cosa però è pienamente lucido: Monti a Berlusconi ha detto no. Questo a noi basta».

Se Maroni non accetta ticket lombardo, cadono Veneto e Piemonte
A conferma della difficile fase politica del centrodestra, Berlusconi ha poi avvertito la Lega: se Maroni non accetta la proposta di alleanza e il ticket in Lombardia correndo da sola, «cadono anche le giunte di Piemonte e Veneto».

«Spero di recuperare tutti i voti del 2008»
«Posso recuperare tutti i voti del 2008 che non sono andati in nessun altro partito e che sono nell'area del non voto», ha affermato l'ex presidente del Consiglio.

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