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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2012 alle ore 15:33.

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L'Agenda digitale è legge dello Stato. Il via libera definitivo è arrivato oggi nell'aula di Montecitorio (261 sì, 55 no e 131 astenuti). Il testo è sostanzialmente identico a quello licenziato dal Senato il 6 dicembre, con un maxi-emendamento sul quale il Governo aveva posto, anche in quel caso, la questione di fiducia. Tuttavia, l'attuazione dell'Agenda digitale sarà comunque un percorso a tappe con alcune misure previste partire da subito e la maggior parte del pacchetto spalmato nei prossimi anni. Sui tempi molto dipenderà anche dall'attività del Governo prima dello scioglimento.

L'Agenzia per l'Italia, uno dei pilastri per l'attuzione dell'agenda è ancora in via di costituzione perché in attesa del decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Dopo le elezioni il nuovo Esecutivo sarà chiamato a presentare un documento per rimuovere ostacoli di natura legislativa e amministrativa.
Ecco alcune delle novità a partire dai prossimi mesi.

Da gennaio 2013
Partono le misure legate a domicilio digitale, alla comunicazione digitale dei documenti da parte della Pa e all'open data. Le amministrazioni pubbliche dovranno rendere accessibili i propri dati in modo da permettere a chiunque l'uso anche a scopi commerciali. I contratti della Pa saranno siglati con la firma digitale, così come è prevista la trasmissione telematica dei certificati di malattia. Sono inoltre previste delle sanzioni in caso di mancata trasmissione di documenti in via telematica tra Pa e tra Pa e cittadino. Sempre a gennaio parte anche la cartella clinica digitale, ampiamente sperimentata in numerose regioni. Quanto al capitolo giustizia digitale, è prevista la trasmissioni per via telematica delle comunicazioni tra i vari tribunali. Anche la gestione dei concorsi sarà obbligatoriamente digitale, mentre le dichiarazioni di fallimento potranno essere trasmesse in via telematica.

A partire da marzo 2013
Più incerti i tempi per arrivare al fascicolo sanitario nazionale.
Ogni paziente avrà una sorta di cartella clinica digitale aggiornata con gli esami e le cure che ha fatto. Ogni ospedale potrà così accedere a un database per sapere la storia clinica del paziente senza la necessità di documenti cartacei. Per il via libera è richiesta l'emanazione di un decreto e comunque non partirà prima di novanta giorni dal decreto.

Da giugno 2013
La pubblica amministrazione e i gestori di servizi pubblici saranno obbligati ad accettare pagamenti elettronici. Prevista inoltre la possibilità di pagare multe e tasse attraverso bonico o carta di credito (via web).

Da gennaio 2014
Obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici. Le prescrizioni farmaceutiche generate in formato elettronico saranno valide su tutto il territorio nazionale. Slitta all'anno scolastico 2014-15 l'introduzione di libri scolastici esclusivamente digitali o misti.

Più incerti i tempi legati a due capisaldi dell'eGov: l'anagrafe unica e il documento digitale unificato
La prima sarà operativa dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale ma servirà più di un decreto per decidere funzionamento e tempistiche. Si tratta sulla carta di una piattaforma interoperabile in grado di connettere tutte le anagrafi locali dei Comuni. Consentirà l'aggiornamento annuale dei dati civici, il censimento e una volta a regime la trasmissione in via telematica dei certificati di nascita e morte direttamente dall'ospedale.
Richiede l'emanazione di un decreto della presidenza del Consiglio e del ministero dell'Interno il documento digitale unico che accorperà le funzioni di tessera sanitaria, carta nazionale dei servizi e carta di identità

Nasce la startup innovativa
Per la prima volta nell'ordinamento del nostro Paese viene introdotta la definizione di impresa innovativa (startup): stabilite agevolazioni fiscali e semplificazioni che toccano tutte le fasi del ciclo di vita di una startup, dalla nascita alla fase di sviluppo, fino alla sua eventuale chiusura. Le detrazioni fiscali per il 2013, 2014 e 2015 sono pari al 19% della somma investita ma aspettano un decreto attuativo a 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

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