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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2012 alle ore 11:16.

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La crisi batte ogni record anche sul fronte del debito pubblico, che a ottobre ha ampiamente sfondato il "tetto" 2 mila miliardi di euro, arrivando a quota 2.014 miliardi di euro, ben 19 in più rispetto ai 1.995 miliardi registrati a fine settembre. Un saldo contabile eccezionalmente negativo, quello rilevato nell'ultimo supplemento "Finanza pubblica" al Bollettino statistico della Banca d'Italia, che potrebbe avere ripercussioni anche psicologiche sugli sforzi per battere la recessione.

Il boom del debito - in valore assoluto, il livello più alto mai registrato nel nostro Paese - si accompagna infatti a una consistente crescita delle entrate tributarie, che nei primi 10 mesi dell'anno hanno segnato un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. I dati di Bankitalia non corrispondono all'ammontare dei tributi erariali effettivamente versati, dal momento che i flussi mensili sono rilevati al momento della contabilizzazione in bilancio che, dalla metà del 1998, non avviene più contestualmente al versamento.

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