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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2012 alle ore 11:32.

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Italiani più disciplinati al volante
Ci voleva la crisi per rendere gli italiani più disciplinati al volante. La paura di pagare una multa ha indotto gli automobilisti a rispettare con maggiore attenzione il Codice della strada. Secondo il Rapporto auto targato Aci Censis, scende del 7% il numero di chi parcheggia in divieto di sosta e del 2% quello di chi lascia l'auto in doppia fila. Netta la riduzione (-7%) del superamento dei limiti di velocità, -3% per il passaggio con il rosso e mancato uso delle cinture di sicurezza. Ancora molto elevato, invece, l'uso del cellulare senza vivavoce o auricolare (36,8% degli intervistati). Rispetto allo scorso anno migliora anche il comportamento delle fasce tradizionalmente più trasgressive. Il 35,4% dei giovani, ad esempio, confessa il superamento dei limiti di velocità: lo scorso anno era il 42%. «I giovani appaiono decisamente più sensibili al tema della formazione», sottolinea la ricerca.

Si chiedono pene più severe per i pirati della strada
Niente sconti per chi provoca gravi danni perché si é messo al volante dopo aver bevuto o dopo aver assunto droghe. Secondo il rapporto sull'auto gli italiani chiedono pene più severe per i pirati della strada. «L'81,9% degli intervistati chiede che la guida in stato alterato di coscienza (abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti), se causa lesioni gravi o addirittura la morte di altri individui, sia punita severamente.

Rotatorie promosse, ma come si usano?
C'é chi dà la precedenza a chi é già nella rotatoria e chi la lascia a chi proviene da destra. Nel dubbio, secondo il rapporto sull'auto, un automobilista su quattro mette la freccia, per paura di prendere una multa o per timore di rimanere coinvolto in un incidente. Certo é che gli italiani promuovono le rotatorie, anche se in molti non sanno come comportarsi quando ne incontrano una sul loro cammino.

Ansia e disagio nei tunnel
Creano ansia, soprattutto alle guidatrici, i lunghi tunnel illuminati da luci artificiali . «Al loro interno - sottolinea il rapporto - si avverte la necessità di aumentare la soglia di attenzione, perché l'illuminazione é ridotta (voto medio totale 5,5, tra le donne 5,7), e di procedere con cautela, perché si temono gesti di disattenzione da parte degli altri automobilisti (voto medio 5,4, tra le donne 5,6). La paura di essere vittime di incidenti é più alta (voto medio 4,7, tra le donne 5,2) e si avverte un forte senso di disagio quando si rimane fermi al loro interno a causa del traffico (voto medio 4,7, tra le donne 5,1).

Ferrara la provincia più verde
Ferrara è la provincia più "pulita" d'Italia, mentre Napoli ottiene la maglia nera. Il rapporto Aci-Censis per la prima volta introduce l'Atlante della mobilità sostenibile. Incrociando i dati relativi al parco circolante per km quadrato, all'età media auto e alla diffusione delle alimentazioni gpl, metano, ibrida, elettrica, l'Atlante premia come più 'pulitè molte province del Nord Est. Oltre a Ferrara, ottengono punteggi positivi Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Forlì-Cesena, Bologna e Parma, tutte favorite anche da una maggiore diffusione della rete gpl. Agli ultimi posti, invece, si piazzano importanti aree metropolitane come Catania, Milano e Napoli, penalizzate dal rapporto circolante per km quadrato, e molte province di Sicilia e Calabria, che scontano una maggiore età media dei veicoli. Tra i dieci capoluoghi più grandi a trionfare è Bologna, settima nella classifica generale. Seguono Torino (25/a), Bari (33/a) e Firenze (39/a), mentre sono più distanziate Roma (74/a), Genova (86/a) e Palermo (90/a). Chiudono la classifica Catania (103/a), Milano (106/a) e Napoli, che occupa l'ultima posizione (110/a).

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