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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2012 alle ore 11:32.

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Negli ultimi mesi in Italia il numero delle biciclette vendute è più alto di quello delle auto immatricolate. Un sorpasso che non si era mai verificato. Ad affermarlo sono Aci e Censis nel Rapporto "Dove è finita l'auto?», presentato questa mattina dal presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani, e dal presidente della Fondazione Censis, Giuseppe De Rita. Un'analisi che fotografa «un comparto in ginocchio». Crollano le vendite, l'auto si usa meno e costa di più. Si registrano meno infrazioni, meno incidenti (- 2,7%) e meno vittime della strada ( - 5,6 per cento).

Crollo delle vendite per quattro e due ruote
Le vendite sono crollate del 20% (che si aggiunge al -10,8% dell'anno scorso) e per il settore delle due ruote la situazione non é migliore: -19% per le moto e -32% per i ciclomotori. Le previsioni per il futuro sono «tutt'altro che rasserenanti»: il 52,6% degli italiani, spiegano gli esperti, non ha intenzione di comprare un'auto nei prossimi tre anni, e l'uso della vettura diminuisce sempre di più a causa degli alti costi di gestione, cresciuti negli ultimi dodici mesi del 4,5% a quota 3.425 euro (lo scorso anno 3.278 euro). Il mnaggior incremento (147 euro) è assorbito per il 72,8% dal costo del carburante. Percorrere un chilometro, costa l'11,3% in più rispetto al 2011. La benzina é aumentata del 16%, l'assicurazione del 3,2 per cento. L'assicurazione si conferma la seconda voce di spesa (738 euro l'anno), con un livello di tassazione che sfiora il 26% del costo della polizza.

Aumentano gli incidenti mortali in bici
Sempre più italiani lasciano l'auto per risparmiare e utilizzano la bicicletta per i brevi spostamenti, ma aumentano anche gli incidenti che vedono coinvolti i ciclisti. «L'incremento dell'uso della bicicletta - spiega il rapporto - ha fatto purtroppo registrare un sensibile aumento dei ciclisti morti (+7,2%) e feriti (+11,7%) in incidenti stradali e le bici sono diventate il terzo veicolo, dopo autovetture e motocicli, con il maggior numero di conducenti morti».

L'auto si usa più nei giorni festivi
L'auto resta in garage sempre più a lungo. Secondo il rapporto Aci-Censis viene mediamente utilizzata per 4,4 giorni/settimana contro i 4,6 del 2011. «Si riducono (da 3,2 a 3,0: erano 4,1 nel 2010) gli spostamenti nei giorni feriali; aumentano (da 1,8 a 2,1) quelli nei giorni festivi (tornati ai livelli 2010) probabilmente per il desiderio di riaffermare il bisogno di libertà di movimento e di autonomia ed il piacere della guida». Secondo l'indagine, la crisi «ha spostato volumi di traffico verso il trasporto pubblico e le biciclette», ma non ha ancora ridotto in maniera significativa «la congestione da traffico» dei comuni capoluogo e delle aree metropolitane. «Ancora marginale, anche se in costante crescita, il ruolo del car sharing: aumentano gli utenti (+26%), il parco autovetture (+8%) e il numero dei parcheggi (10%)».

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