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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2012 alle ore 18:08.

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(Afp)(Afp)

È di almeno 90 morti il bilancio accertato del bombardamento su un panificio in provincia di Hama, nel centro della Siria: lo riferiscono i comitati locali anti-regime (Lcc), avvertendo che la stima è destinata ad aumentare vertiginosamente visto il gran numero di feriti gravi. I comitati stimano siano nel complesso 171 le vittime oggi del conflitto in Siria.

I Mig del regime, secondo al Arabiya, avrebbero colpito l'edificio del negozio mentre oltre mille persone erano in coda per attendere il pane. «Quando sono arrivato ho potuto vedere mucchi di corpi senza vita a terra. C'erano donne e bambini», ha dichiarato un attivista.

L'inviato dell'Onu a sorpresa a Damasco
Intanto l'inviato dell'Onu e della Lega Araba per la Siria Lakhdar Brahimi è arrivato oggi a sorpresa a Damasco passando via terra per il Libano. Lo ha constato un corrispondente della Afp in loco. L'ultima visita dell'inviato Onu risaliva a fine ottobre.

Israele: le armi chimiche di Assad sono sotto controllo
Le armi chimiche della Siria sono al sicuro nonostante il presidente Bashar al Assad abbia perso il controllo di gran parte del Paese. Lo ha detto un alto ufficiale della Difesa israeliana. Amod Gilad, consigliere del ministro della difesa, ha riferito alla radio dell'esercito che la guerra civile fra Assad e le forze dell'opposizione è in una situazione di stallo, ma Assad non ha mostrato nessun segnale di dimettersi nonostante i ripetuti inviti della comunità internazionale.

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