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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2012 alle ore 15:47.

3f. Riduzione e riequilibrio dei carichi fiscali
Il Governo italiano si impegna a quantificare ogni anno e pluriennalmente l'obiettivo di aumento strutturale del gettito fiscale derivante dalla lotta all'evasione e a destinarlo integralmente, ogni anno in sede di assestamento, a finanziare un piano preciso di riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sull'impresa, definito preventivamente in modo da essere reso esigibile, e coerente con le priorità indicate nei successivi paragrafi h e i. La riduzione stessa del carico fiscale gravante su lavoro e impresa va perseguita anche trasferendone parte su consumi e patrimoni.
Sui primi, non si deve agire sulle aliquote IVA, ma sulla enorme evasione ed elusione. Con la sua energica azione di contrasto, il Governo Monti ha ottenuto in proposito significativi risultati. Sui secondi, il Governo Monti ha introdotto una robusta imposta patrimoniale. che può essere corretta. Ma non può certo essere smentita. Il nuovo Governo dovrà ora fare il resto: utilizzare ogni Euro rinveniente dal successo nella lotta all'evasione e dal riequilibrio nel prelievo sulle diverse basi imponibili per operare una robusta riduzione del prelievo fiscale sui produttori, sul lavoro e sull'impresa.
3g. Liberalizzazione dei mercati dei beni e dei servizi
Il Governo italiano si impegna a proseguire e intensificare la politica di apertura dei mercati dei beni e dei servizi, ivi compresi quelli resi da lavoratori autonomi e liberi professionisti, nonché di rimozione dei vincoli che limitano in essi la concorrenza. In questo quadro si colloca l'attuazione del progetto di riordino e drastico sfrondamento degli incentivi alle imprese elaborato, su mandato del Governo, dal prof. Francesco Giavazzi.
3h. Semplificazione, flessibilità, sicurezza e superamento del dualismo nel mercato del lavoro
Il Governo italiano si impegna, innanzitutto, a una drastica semplificazione normativa e amministrativa in materia di lavoro, secondo le guidelines fornite dal Decalogue for Smart Regulation emanato a cura della Commissione Europea a Stoccolma il 12 novembre 2009. Si impegna inoltre a consolidare e rafforzare le misure volte
- al superamento del dualismo tra lavoratori sostanzialmente dipendenti protetti e non protetti;
- a rendere più fluido e sicuro il passaggio dei lavoratori dalle imprese in crisi o comunque meno produttive a quelle più produttive o comunque in fase di espansione, riducendo al minimo i tempi del passaggio da un'occupazione all'altra;
- a coniugare il massimo possibile di flessibilità delle strutture produttive con il massimo possibile di sicurezza economica e professionale dei lavoratori nel mercato del lavoro;
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