Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2012 alle ore 09:44.

My24

Finale d'anno con il botto ad Atene sul fronte caldo dell'evasione fiscale che è un vero e proprio record europeo del paese mediterraneo. Nella nuova copia dell'originale "lista Lagarde" consegnata pochi giorni fa dalle autorità francesi a quelle elleniche vi sarebbero tre nomi in più rispetto alla precedente versione e che sarebbero stati omessi nel 2010.

Persone che, secondo fonti di stampa e giudiziarie, sarebbero imparentate con Giorgos Papaconstantinou, 51 anni, ex ministro delle Finanze nel governo del premier socialista George Papandreou che ha prontamente smentito le gravi accuse rispedendole al mittente.
Lo ha riferito l'emittente televisiva privata Skai, del gruppo editoriale conservatore Kathemirini, secondo cui adesso tutti i partiti d'opposizione chiedono di far luce sulla vicenda e pretendono che il presidente del Parlamento renda pubblica la lista Lagarde con i nomi dei 2.059 cittadini greci che hanno un conto nella filiale di Ginevra della banca Hsbc, probabilmente all'insaputa del fisco ellenico che peraltro non brilla per efficienza e solerzia nei controlli.

I nominativi, contenuti in un CD, erano stati forniti nel 2010 dall'allora ministro delle Finanze francese, Christine Lagarde (attuale direttore generale del Fmi), a Papacostantinou, ma il CD si era misteriosamente volatilizzato.
In seguito anche il suo successore socialista Evangelos Venizelos (attuale leader del Pasok) aveva ricevuto una copia della famosa lista ma non ne aveva fatto nulla.
La lista era stata pubblicata a fine ottobre dal giornalista investigativo greco Costas Vaxevanis che era stato subito arrestato, processato per il reato di violazione della privacy e quindi prosciolto pochi giorni dopo perché i giudici avevano giudicato la pubblicazione delle lista di interesse pubblico.

Così tra mille polemiche si era tornato a parlare della lista.
Lo scandalo denunciato da Vaxevanis ha spinto il Procuratore della Repubblica Grigoris Peponis, che si occupa di reati finanziari, a dare il via a un'indagine per accertare se nel mancato utilizzo dei dati contenuti nell'elenco si potessero ravvisare ipotesi di reato.
Come riferisce Kathimerini, ai tre nuovi nomi sono collegati due conti bancari su uno dei quali sarebbero depositati 1,2 milioni di dollari.

La nuova lista, secondo informazioni di stampa, è stata consegnata al Parlamento che ha votato, con il voto favorevole dei tre partiti della maggioranza che sostine il governo Samaras, la costituzione di una Commissione parlamentare sulla vicenda. Commissione che potrebbe interrogare l'ex ministro Papacostantinou che aveva negoziato nel 2010 il primo piano di aiuti alla Grecia da 110 miliardi di euro.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi