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Questo articolo è stato pubblicato il 01 gennaio 2013 alle ore 14:21.

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Benedetto XVI: auguri all'Italia e a Napolitano. Imminente l'invio di tweet anche in cinese (Afp)Benedetto XVI: auguri all'Italia e a Napolitano. Imminente l'invio di tweet anche in cinese (Afp)

«Con gratitudine formulo i migliori auspici al Presidente della Repubblica Italiana e all'intera Nazione, come pure alle altre Autorità che mi hanno fatto pervenire messaggi augurali». Se l'aspettavano in molti un saluto diretto del Papa a Giorgio Napolitano, con cui in questi anni ha sviluppato un rapporto di grande cordialità e sintonia su alcuni dei temi centrali della società.

Un messaggio a cui il presidente della Repubblica ha risposto: c'è il «dovere, per tutti coloro che sono investiti di pubblici poteri, di farsi guidare dal bene comune e dall'interesse collettivo. In un contesto, domestico e internazionale, investito dalle gravi conseguenze della crisi economica e finanziaria, é imprescindibile un alto richiamo alle responsabilità e al ruolo delle istituzioni». E ha aggiunto: le istituzioni devono «far sì che il diritto al lavoro, e a un lavoro dignitoso, venga pienamente tutelato, come preteso dalla Costituzione italiana che lo riconosce come elemento fondante della nostra forma di Stato».

Oggi il Papa ha celebrato la messa nella Basilica di San Piatro gremita di fedeli ma anche di altre cariche diplomatiche, visto che quella di Capodanno è una messa speciale anche dal punto di vista "politico" della Chiesa. Infatti si celebra la Giornata Mondiale della Pace, il cui messaggio – reso noto il 14 dicembre – era incentrato sulla difesa della famiglia e della vita (i valori "non negoziabili", centrali in ogni passaggio dei rapporti con gli Stati, compresa l'Italia che si avvia ad una campagna elettorale) e dei rapporti internazionali, compresa la Cina e la sua nuova classe dirigente.

Questa mattina il Papa ha ricordato che il mondo di oggi é «purtroppo ancora segnato da focolai di tensione e di contrapposizione causati da crescenti diseguaglianze fra ricchi e poveri, dal prevalere di una mentalità egoistica e individualistica espressa anche da un capitalismo finanziario sregolato, oltre che da diverse forme di terrorismo e di criminalità».

Il Papa si è detto però certo che «le molteplici opere di pace, di cui é ricco il mondo, testimoniano l'innata vocazione dell'umanità alla pace». In ogni persona - spiega il desiderio di pace é aspirazione essenziale e coincide, in certa maniera, con il desiderio di una vita umana piena, felice e ben realizzata».

E ancora: «Gli operatori di pace sono tanti, ma non fanno rumore. Come il lievito nella pasta, fanno crescere l'umanità secondo il disegno di Dio». Nell'Angelus di Capodanno il Papa ha voluto rendere omaggio oggi così a «tutti coloro che, giorno per giorno, cercano di vincere il male con il bene, con la forza della verità, con le armi della preghiera e del perdono, con il lavoro onesto e ben fatto, con la ricerca scientifica al servizio della vita, con le opere di misericordia corporale e spirituale».

Poi è partito il primo tweet papale del 2013 dal profilo ufficiale @Pontifex: «Il Signore vi benedica e vi protegga nel nuovo anno». In un'intervista a TgCom, l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del dicastero per le comunicazioni sociali, ha intanto confermato l'imminente invio di tweet anche in cinese: «già il sito ufficiale della Santa Sede ha un canale in questa lingua. Noi non saremmo alieni dal poter avere un account anche in cinese». Anche se «ci sono delle difficoltà tecniche, il desiderio del Papa - ha assicurato - é di dialogare con il numero più ampio delle persone, entrare in contatto con uomini e donne di ogni Paese. E quindi, perché no, anche in lingua cinese».

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