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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2013 alle ore 08:11.

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Litografia della stazione Baker Street della metropolitana di LondraLitografia della stazione Baker Street della metropolitana di Londra

Per i turisti è il mezzo di trasporto più agevole e suggestivo per visitare le bellezze di Londra, per i cinefili il luogo in cui si decidono i destini di una vita ("Sliding Doors"), per i suoi abitanti è semplicemente "The tube" (per la forma dei suoi tunnel, a sezione circolare). La metropolitana della capitale inglese si appresta a spegnere 150 candeline e tutta la città si prepara a una mobilitazione per onorare a dovere l'evento.

La più antica del mondo
La metropolitana di Londra è la più antica del mondo, nonché la seconda per estensione con i suoi 450 chilometri di binari, 18 in meno dell'impianto di Shaghai. Inaugurata il 10 gennaio del 1863 - con la tratta Paddington a Farrington - per combattere il problema già allora annoso del traffico (il Times bollò come "un insulto al buon senso comune" l'ipotesi che la gente potesse scegliere di viaggio attraverso "il fetido sottosuolo"), oggi conta 382 stazioni che coprono tutta l'area della Grande Londra e trasporta ogni giorno 3 milioni di passeggeri. Una progressione lenta nei primi decenni (le stazioni correvano solo in superficie fino al 1890, quando l'elettrificazione consentì di portare le linee sottoterra, seguita da un rapido sviluppo dalla metà dello scorso secolo.

Via ai festeggiamenti
La capitale inglese è mobilitata per festeggiare a dovere la ricorrenza: dal meeting del 10 mattina con esperti di mobilità per discutere di passato, presente e futuro dell'impianto londinese alle visite guidate al London Transport Museum, che conserva i primi motori in uso (Metropolitan n.23) e dove aprirà i battenti (fino al 1° ottobre) una mostra di poster d'epoca e spot pubblicitari legati alle linee. Inoltre domenica 13 verrà effettuata una corsa a bordo di una locomotiva a vapore e di uno dei primi convogli elettrici e la Zecca Reale conierà due nuove monete e altrettanti francobolli per le celebrazioni. Per tutto il mese di febbraio, inoltre, si svolgeranno nei mezzanini della fermate più note reading di novelle e poesie a tema, oltre che esibizioni artistiche.

Fascino, film e misteri
Anche se ormai quasi tutte le grandi città europee dispongono di una propria linea metropolitana (la prima realizzata in Italia è quella di Roma, risalente al 1955), l'impianto londinese ha conservato intatto il proprio fascino, tanto da renderlo un tratto caratteristico della città. La sua mappa, più volte aggiornata negli ultimi anni, è diventata un'icona pop, almeno quanto l'insegna "Underground" posizionato all'ingresso di ogni stazione e l'espressione "Mind the gap" ("attenzione allo spazio vuoto") introdotta nel 1969 per avvertire i passeggeri dello spazio che poteva venirsi a creare tra la banchina e il treno in arrivo.
A rafforzare la sua immagine hanno contribuito anche i numerosi film ambientati lungo le linee dell'impianto, a cominciare da Sliding Doors, commedia che si snoda in due storie parallele: la protagonista (Gwyneth Paltrow) va incontro a destini opporsi a seconda che prenda o perda il convoglio. Stessa ambientazione scelta da Creep-Il Chirurgo e Death Line, mentre non si contano le singole scene, come nel caso del Diario di Bridget Jones o di Skyfall.
Tanta fama non poteva che portare con sé qualche leggenda - come quella che indicano i fantasmi di due attori una mummia fuggita dal British Museum costantemente in giro tra i cunicoli della metro - che probabilmente traggono origine dal fatto che alcuni ampliamenti sono stati condotti in aree in cui un tempo c'erano cimiteri e fosse comuni risalenti alla pese del XVII secoldo.

A Milano tutto è pronto per l'inaugurazione (parziale) della Metro 5
Il confronto con Londra è impietoso, ma anche Milano si appresta a festeggiare la sua metropolitana. Entro fine mese (le date al momento più plausibili sono il 20 o il 27 gennaio) si svolgerà il viaggio inaugurale della linea 5 con le prime sette stazioni in esercizio, tra Bignami (il capolinea) e la fermata Zara (intersezione con la gialla), passando per Ponale, Bicocca, Ca' Granda, Istria e Marche. Una tratta attesa già un anno fa, con l'auspicio che il prolungamento avvenga in tempi più rapidi: i collegamenti con Isola e Garibaldi dovrebbero essere operativi entro fine anno, per completare la linea, destinata a raggiungere San Siro con un esborso complessivo intorno ai 2 miliardi di euro, alla vigilia dell'Expo 2015. La metro – identificata dal colore lilla – sarà priva di conducente e pensata per evitare cadute accidentali o tentativi di suicidio.

Non ci sono, invece, novità in merito alle altre due linee progettate in vista dell'Expo: la linea 4 – destinata a collegare l'aeroporto di Linate con il quartiere di Lorenteggio - arriverà all'appuntamento con 2 sole fermate attive (da Linate alla stazione Forlanini) sulle 22 previste. Per le altre occorrerà attendere almeno altri tre anni, e sempre che si raggiunga un'intesa sugli extracosti tra Palazzo Marino e le imprese costruttrici, che nella fase di stesura del progetto esecutivo hanno calcolato un 20% di costi in più rispetto all'iniziale 1,7 miliardi del progetto preliminare, di cui 600 milioni derivanti da risorse private e il resto da finanziamenti pubblici.

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