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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2013 alle ore 18:07.

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É partito il conto alla rovescia per la presentazione al Viminale di simboli, programmi e apparentamenti. I partiti, in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio, hanno tempo fino alle 16 di domenica. Fra i big mancano solo Pdl e Lega. Oggi è stata la volta di Pd e Sel (in colazione) e Fli. Il Carroccio ha depositato il logo, ma non il programma della coalizione, che sarà compito del Pdl presentare domani insieme al contrassegno.

La carta di intenti di Pd, Sel e socialisti
I programmi depositati ricalcano in linea di massima i manifesti di intenti o le carte programmatiche già circolate nelle scorse settimane. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ad esempio, ha deciso di non inchiodarsi a un programma troppo dettagliato. Oggi il Pd ha presentato al Viminale, insieme al simbolo, un programma che ripropone quasi integralmente la carta d'intenti siglata la scorsa estate tra Pd Sel e socialisti. Un vademecum in 10 punti che è un manifesto di intenti piuttosto che un programma dettagliato. Anche se non mancano linee guida concrete come lì dove si dice che «il primo passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull'impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari». I dettagli Bersani li ha però spesso già chiari. A partire dall'Imu, che verrà abolita per chi paga fino a 500 euro (costo 2,5 miliardi) utilizzando la leva di una tassa patrimoniale immobiliare al di sopra della soglia di un milione e mezzo di euro di valore catastale (tre milioni di mercato). O l'Irpef, che verrà alleggerita lievemente per l'aliquota più bassa, aumentando lievemente quella più alta.

L'Agenda Monti
Udc, Fli, e Scelta Civica (che hanno confermato per iscritto Monti come capo della coalizione) si riconoscono nell'Agenda Monti, depositata ufficialmente ieri al Viminale come programma della coalizione. Un‘agenda nella quale il Professore spinge per accelerare le liberalizzazioni. E punta a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza a quello che grava su lavoro e imprese. Una misura che va perseguita anche con la patrimoniale e con il trasferimento di parte del prelievo sui consumi «che non impattano sui più deboli e sul ceto medio». L'Imu si può rivedere ma non certo abolire. La via maestra è la riduzione della spesa pubblica e su questa strada occorre spingere il pedale in modo più risoluto rispetto a quanto fatto finora. L'equazione è ridurre la spesa per tagliare la pressione fiscale.

Programma in fieri per Pdl e Lega
Il programma del Cavaliere e della Lega è ancora in via di definizione. Però ci sono alcuni punti fermi già ribaditi a più riprese da Berlusconi nelle sue apparizioni televisive. Tra questi, l'abolizione dell'Imu sulla prima casa; il cambiamento dell'assetto dell'architettura istituzionale, per consentire la governabilità del Paese; un'inversione netta della politica "tedesca" del governo Monti; l'azzeramento per alcuni anni delle tasse e dei contributi previdenziali per le aziende che assumono giovani.

Grillo contro la legge Biagi
Il programma del Movimento 5 Stelle di Beppe Grille è da tempo sul blog del comico genovese. Contiene anche alcune proposte sul fronte dell'economia. Tra queste: «l'abolizione della legge Biagi», il «sussidio di disoccupazione garantito»,«l'abolizione dei monopoli di fatto (in particolare Telecom Italia, Autostrade, Eni, Enel, Mediaset, Ferrovie dello Stato)», l'allineamento delle «tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei». Nonché la riduzione del debito pubblico con «forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi", nonché "disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia)».

Ingroia per la patrimoniale e per l'abolizione dell'Imu
Rivoluzione Civile (il movimento dell'ex pm Antonio Ingroia nel quale confluiscono Idv, una parte del movimento degli Arancioni, Prc, Pdci, Verdi, Rete), presenterà solo all'inizio della settimana prossima il suo programma ufficiale. Alla base della costituzione del movimento c'è il manifesto "Io ci sto", che contiene già vari spunti programmatici. Ingroia oggi su SkyTg24 è entrato più nel dettaglio. Annunciando la «patrimoniale sui grandi patrimoni» e «l'abolizione dell'Imu sulla prima casa».Nella bozza di programma depositata ieri al Viminale si leggono altre misure dettagliate. Per esempio Rivoluzione civile chiede «il ripristino dell'articolo 18» dello statuto dei lavoratori, e «una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro». Si punta inoltre alla «riconversione ecologica dell'economia», al «reddito minimo per i disoccupati».

Debito pubblico priorità di Giannino
Nel programma di Oscar Giannino, leader della lista "Fare per fermare il declino" si punta a ridurre il debito pubblico al di sotto del 100% del Pil tagliando la spesa pubblica di 6 punti percentuali e abbassando la pressione fiscale di 5 punti. Chiesta inoltre una politica di dismissioni di asset e immobili pubblici.

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