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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2013 alle ore 16:58.

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Oscar GianninoOscar Giannino

«Fare per fermare il declino» correrà da sola. Il leader della lista Oscar Giannino accetta la scommessa. Nella conferenza stampa organizzata a Milano per presentare candidature e campagna elettorale, il giornalista (ed economista) ha anticipato che la lista correrà da sola sia alla Camera che al Senato, cercando di superare autonomamente la soglia di sbarramento del 4 e dell'8 per cento. Missione non facile. Lui ha informato la stampa di aver ricevuto alcune proposte da Monti e da Berlusconi rivolte ad evitare la presentazione di una nuova lista in cambio di «alcuni posti garantiti in Parlamento». Secondo Giannino la scelta di non cercare alleanze «è stata dettata dal fatto che le nostre proposte sono ritenute troppo taglienti, troppo coraggiose per essere accettate da un partner».

La priorità: rilanciare il turismo
"Fermare il declino", ha annunciato, punterà sul rilancio del turismo ,«vera grande risorsa del nostro Paese che deve essere riorganizzata affidando la promozione internazionale non alle singole regioni ma ad un valido piano di rilancio globale per tutto il Paese».

Expo 2015: il grande assente nella campagna elettorale
Giannino ha attaccato il trio Maroni, Ambrosoli e Albertini, colpevoli, a suo avviso, di non aver (ancora) tirato fuori - in piena campagna elettorale - il tema di Expo 2015. Quanto poi alla candidatura dell'ex sindaco di Milano da parte di Monti nella lista unica al Senato, il giornalista ha spiegato che l'operazione è una sorta di "cavallo di Troia" per mettere all'angolo il Pd al Senato, evitando così a palazzo Madama che il Partito democratico possa portare a casa il premio di maggioranza.

«Berlusconi rinato perché la gente dimentica»
Giannino ha anche criticato Slvio Berlusconi: ha bocciato senza appello l'ipotesi di una candidatura dell'attuale governatore della Bce Mario Draghi al Colle. «In questi giorni Berlusconi è rinato perché tutti dimenticano che lui ha fatto l'opposto». Il leader del Pdl - ha poi sottolineato - «ha aumentato nettamente le tasse - ha ricordato in un'intervista a Radio Capital - negli ultimi anni ha aumentato sempre la spesa pubblica e tanto l'ha aumentata che poi con Tremonti ha messo a manetta tasse in più».

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