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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2013 alle ore 14:13.

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Mario Monti alla trasmissione Rai Porta a porta (Olycom)Mario Monti alla trasmissione Rai Porta a porta (Olycom)

«Sempre più l'attività di governo si gioca nelle sedi multilaterali» e «si comprende il disagio, avvertito più dalla classe politica italiana rispetto ad altri Paesi europei, che deriva dall'avere più familiarità e usualità di costume e di interlocuzione con ciò che è interno, qualche volta con ciò che è intimo, al sistema politico». Lo ha detto Mario Monti, parlando alla presentazione del Piano nazionale export.

All'estero da anni non si vedeva un premier italiano
Poi Monti è tornato a punzecchiare Berlusconi. «Spesso all'estero ci è stato detto: "Sono anni che non si vedeva un presidente del Consiglio, ma neanche un ministro italiano"».

La crisi dell'export non si risolve sopprimendo l'Ice e aprendo ministeri a Monza

«L'export italiano é in crisi e la situazione non si risolve con la soppressione dell'Ice, l'Istituto del commercio estero, e l'apertura della sede distaccata del ministero dell'Economia a Monza», ha detto Monti facendo riferimento all'inziativa del governo guidato da Silvio Berlusconi, che sotto forte sollecitazione della Lega Nord decise di aprire sedi ministeriali distaccate nel Nord del Paese. «Qualcuno - dice - aveva pensato di aiutare l'export italiano sopprimendo l'Istituto per il Commercio Estero, mentre si teneva omaggio nel recente passato a una visione forse innovativa dell'internazionalizzazione creando uffici dei ministeri a Monza». Ma per Monti non é certo questo il modo di sostenere il settore, «in un momento in cui l'attività economica si contrae». Per l'attuale esecutivo invece l'Ice rappresenta «il punto di riferimento centrale nella promozione delle imprese italiane all'estero», ha detto il premier mettendo in evidenza il ruolo, l'importanza delle missioni svolte dal governo all'estero.

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