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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2013 alle ore 10:07.
I candidati della lista Monti avranno a disposizione anche un manuale di istruzioni che invita a sobrietà (niente eccessi di trucco, gioielli e colori), a rigore nelle spese, ad aprire un profilo sui social network e dà anche qualche dritta su come comportarsi con i giornalisti. Anche qui il rigore è d'obbligo: trattare tutti allo stesso modo con cortesia e nei talk show mai interrompere un ospite.
La linea ispiratrice
L' iniziativa del vademecum è stata presa dal coordinamento del Senato di cui fanno parte Gabriele Albertini, Pietro Ichino, Mario Mauro, Benedetto della Vedova e Christan Campiotti.
Ieri in una riunione è stato distribuito ai candidati di Palazzo Madama della Lombardia e che poi potrebbe essere distribuito anche in altre regioni (Toscana, Sardegna e Friuli).
Il coordinamento della campagna elettorale di Mario Monti precisa che «non esiste alcun manuale di istruzioni» e che «non è previsto». «I candidati - viene spiegato - sono persone che conoscono il programma del movimento, hanno sottoscritto l'agenda e ne condividono gli ideali. I manuali e i kit appartengono ad un'epoca politica che consideriamo chiusa. Ogni iniziativa anche singola è, ovviamente, benvenuta, ma le linee ispiratrici della campagna elettorale sono quelle della serietà, della responsabilità, dell'affidabilità e non dell'indottrinamento».
Più internet meno make up
Dalla prossima settimana sarà attivo il sito dove caricare i dati sul rendiconto delle spese, e da cui scaricare contenuti e materiali per la campagna con costi ridotti, perchè «la spending review inizia dai costo della politica e dal nostro esempio di trasparenza». Dopo alcuni punti sugli adempimenti, il manuale affronta il tema della comunicazione con una serie di consigli: ad esempio essere presenti su Internet e inserire sui manifesti anche i riferimenti web (sito e social network). Ricordarsi che il simbolo della lista deve essere reso riconoscibile e quindi sempre presente.
Cortesi con tutti soprattutto con i giornalisti
Il media training consiglia di essere sempre cortesi con tutti, trattare tutti i giornalisti allo stesso modo, dare risposte tempestive. Suggerisce di essere chiari pensando "ad esempio" di parlare con un ragazzino di 12 anni, quindi evitare sigle o acronimi, tradurre i termini inglesi, non abusare di statistiche. Parlare con tono calmo, in tv non guardare in basso o in giro nello studio, non scrivere nulla di leggibile (perchè le telecamere potrebbero inquadrarlo) ed evitare eccessi di trucco, gioielli o colori.
Alcune indicazioni sono estremamente concrete, ad esempio dare sempre il biglietto da visita al giornalista e a chi scrive il sottopancia in modo da essere sicuri che non ci saranno sbagli. E nei talk show spiega che non bisogna interrompere mai un ospite che parla e in nessun caso interrompere o criticare il conduttore: le conseguenze - ammonisce il manuale - sono temibili.
Infine le regole d'oro: «mai mentire, mai sottovalutare un giornalista, sorridere, se si può ma con moderazione (l'umorismo paga poco e in fase di montaggio può essere controproducente), parlare solo per se stessi».
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