Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 15:33.

My24

Fanno affari in Italia ma spesso hanno sede legale in Paesi fiscalmente più vantaggiosi. Una storia che si ripete sempre con più frequenza, soprattutto quando le società in questione operano sul mercato virtuale. E sempre più spesso, i colossi dell'e-commerce finiscono nel mirino del fisco. Così, dopo Google e Facebook, ora tocca a eBay, che in realtà una sede legale in Italia ce l'ha pure (a Milano). Ma che, nonostante tutto, si sarebbe resa protagonista di una evasione fiscale milionaria.

Il sito di compravendita più conosciuto al mondo s'è visto recapitare dall'Agenzia delle Entrate un avviso di accertamento che, secondo l'Espresso, ammonterebbe a 76,8 milioni di euro. Un conto salatissimo, anche per un colosso da cento milioni di clienti/utenti, che solo nel primo trimestre dello scorso anno ha chiuso il bilancio con un utile da 570 milioni di dollari.

A far scattare l'inchiesta sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Milano, che negli ultimi mesi hanno passato al setaccio i conti di eBay, scoprendo che il sito californiano non avrebbe mai versato un centesimo al fisco. Così, conteggiando la miriade di operazioni commerciali portate a termine sul mercato italiano, l'Agenzia delle Entrate ha fatto recapitare al colosso di San Jose l'avviso di accertamento per 76,8 milioni di euro, di cui 21,2 milioni come tasse non pagate nei primi anni di attività, e 55,6 milioni di sanzioni e interessi. Un conto da pagare, se la commissione tributaria riterrà infondato il ricorso che eBay ha già provveduto a presentare.

C'è da dire che eBay è solo l'ultimo caso del genere, poiché le holding dell'e-commerce sembrano avere un conto in sospeso col fisco italiano.
Qualche settimana fa, infatti, l'attenzione si era concentrata su Google. Anche il colosso di Mountain View fa affari d'oro in Italia, però, secondo la Guardia di Finanza, vende la propria pubblicità attraverso una holding irlandese, e tra il 2002 e il 2006 non ha dichiarato al fisco italiano un reddito imponibile di 240 milioni di euro e non ha versato l'Iva per un importo di 96 milioni.

Anche gli affari italiani di Facebook e Amazon hanno fatto discutere. Il 7 dicembre scorso le fiamme gialle hanno passato al setaccio i conti della società di Mark Zuckerberg, che ha dichiarato immediatamente innocenza. Mentre qualche giorno dopo, Report ha inchiodato Amazon per un'elusione fiscale non di poco conto.

Le big company hanno il fiato sul collo, insomma. Adesso è certo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi