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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 23:23.

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«Mussari l'ho conosciuto in particolare in questo periodo di governo in quanto presidente dell'Abi. Su quanto ha fatto in Mps bisogna chiederlo a chi sta indagando o a chi era ministro dell'Economia all'epoca». Mario Monti è intervenuto in serata nella trasmissione di Gad Lerner "Zeta".

Il sistema bancario italiano, ha ricordato, detiene meno titoli tossici che altri paesi. «Il nostro sistema - ha assicurato Monti - è più stabile e sicuro». Monte dei Paschi nazionalizzata? «La nazionalizzazione» di Monte Paschi di Siena, ha risposto il premier, «potrebbe accadere di riflesso» qualora la banca non riuscisse a ripagare gli interessi e fosse costretta a cedere azioni allo Stato, «ma credo sia un'ipotesi remota».

La critica del professore al Pd (smorzata in serata)
La giornata ha visto il professore attaccare il Pd sullo scandalo derivati che ha travolto Mps (il Partito democratico, ha detto, «ha sempre avuto molta influenza sulla banca») e strizzare l'occhio al Pdl (possibile un'alleanza, ma senza Berlusconi). In serata, in tv, il presidente del consiglio dimissionario ha voluto smorzare i toni della polemica politica con il Partito democratico.

Mussari? Monti: chiedere al ministro dell'Economia di allora
Alla domanda di Lerner se il suo Governo abbia chiesto la fiducia sul decreto sviluppo - quello che ha previsto i Monti bond a sostegno dell'istituto di credito senese, ndr - perché l'esecutivo conosceva le difficoltà di Mps, il premier ha risposto: «L'argomentazione è povera, il decreto conteneva centinaia di provvedimenti». Giulio Tremonti, leader della lista 3L con la quale si presenta alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, nel pomeriggio aveva infatti scritto su twitter: «Senatore Monti non scappi! Venga Lei in Parlamento a spiegare perché ha tentato di coprire il falso sui derivati di Mps con la fiducia».

«Quello a Mps sarà un prestito a interesse elevato»
«Per ora nulla è stato sborsato. Se saranno sborsati i soldi, si tratterà di un prestito ad interesse elevato». «Su 3,9 miliardi a Mps - ha aggiunto il Monti - due miliardi vanno a sostituire i "Tremonti bond". Va detto che i Tremonti bond non prevedevano interessi. Con i Monti bond, invece, a differenza dei Tremonti bond, se la banca avrà difficoltà nella restituzione del prestito, il governo potrà prendersi azioni della banca stessa».

«In campagna elettorale d'ora in poi non citerò più nessuno»
Il professore ha smorzato i toni della polemica con il Pd. Presente alla trasmissione anche il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina. Il leader di Scelta Civica è tornato su quanto detto in mattinata: «Mi hanno chiesto se ci sono delle commistioni fra banca e politica e ho detto "certo è una vita che lo dico". E poi mi hanno chiesto: 'il Pd ha influenza in quella zona?" e io ho detto sì. Ma non è che ho additato un colpevole». Comunque, ha osservato Monti, in campagna elettorale «d'ora in poi non citerò più nessuno».

«Nulla di improprio in mia consulenza in Goldman Sachs»
Monti ha parlato anche della colleborazione avuta in passato con Goldman Sachs. «Ho lavorato per Goldman Sachs - ha affermato -, sono stato consulente esterno in una funzione che rivendico: aiutare le grandi imprese a capire le regolamentazioni antitrust e aiutare la banca a capire in che direzione» stessero andando le economie di alcune Paesi e «non ci vedo proprio niente di improprio».

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