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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2013 alle ore 20:27.

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La testimonianza risale all'ottobre 2008. Antonio Rizzo, ex
funzionario di Dresdner racconta al pm Roberto Pellicano, titolare dell'inchiesta ulla finanziaria svizzera Lutifin (e che riguarda anche un derivato comprato da Mps dalla banca tedesca), dei suoi rapporti con Gianluca Baldassarri e Matteo Pontone, già responsabili dell'area finanza di Mps e della filiale di Londra della stessa banca senese. Erano conosciuti come "la banda del cinque per cento perchè su ogni operazione prendevano tale percentuale". La frase è riportata in
un'informativa agli atti dell'indagine milanese.

Nel verbale Rizzo parla di un incontro avvenuto nel novembre 2007 con due funzionari della Dresdner durante il quale colui che si occupava della vendita dei prodotti finanziari strutturati «caldeggiava l'operazione di riacquisto di un pacchetto titoli strutturati da Mps Londra». «Faccio presente - si legge ancora nel verbale - che parlo di riacquisto in quanto lo stesso pacchetto era stato venduto da Dresdner a Mps Londra in precedenza. Nell'occasione si venne a sapere che Dresdner per l'operazione, avrebbe pagato una somma a titolo di intermediazione, a tale Lutifin di Lugano.

Cutolo (uno dei due funzionari della Dresdner, n.d.r.) rimase sorpreso e disse che era assurdo pagare per una intermediazione per un affare che Dresdner poteva tranquillamente fare da sola. Tale assurdità era accentuata dal fatto che in occasione della vendita da Dresdner a Mps era stato utilizzato altro intermediario diverso da Lutifin».

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