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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 08:59.

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Ospite di "Nove in punto" negli studi di Roma il presidente del consiglio Mario Monti. Il candidato-premier di Scelta civica con Monti per l'Italia ha risposto alle domande di Simone Spetia, Stefano Folli e degli ascoltatori. Monti ha annunciato che sul lavoro Scelta civica presenterà «un programma molto vasto sabato prossimo in conferenza stampa».

Monti sulle Pmi: ossatura della società (di Lina Palmerini)

L'intervento dello Stato in Mps è l'extrema ratio
Si parte con una domanda su Monte dei Paschi di Siena. Quella aperta da Mps, quella dei rapporti tra banche e politica, avverte Mario Monti, é «una materia complicata in tutti i Paesi: in passato c'é stato un intreccio molto, molto maggiore di oggi. Episodi esistono ma attenzione, perché l'ipotesi di far scendere la quota della Fondazione nel capitale di Monte Paschi e di aumentare la quota Stato, in ultima anlisi, potrebbe essere l'extrema ratio e rivelarsi inevitabile se Monte Paschi fosse ancora in gravi difficoltà per l'equilibrio patrimoniale, ma sarebbe anche una parziale nazionalizzazione». Monti ha ricordato che «in passato anche le banche di Stato davano luogo a intrecci di fatto banca-politica, e allora attenti a non farci prendere da una prospettiva troppo angusta e, per eliminare un male di oggi, ricadere in un male che sarebbe ancora peggiore».

L'occultamento di documenti pone un grosso problema alla vigilanza
Monti ha anche sottolineato che da parte di Bankitalia «ci sono stati i poteri e gli interventi, forti, visto anche il cambio dei vertici di Monte Paschi». Ha ricordato come anche a seguito di interventi di vigilanza della Banca d'Italia c'è stato un cambio ai vertici. «Se si mettono in opera comportamenti come l'occultamento dei documenti, questo pone un grosso problema anche alla vigilanza». Sulla separazione di banca centrale e vigilanza Monti ha detto che ci sono pareri contrari. «La Banca d'Italia oggi governata da Visco e quella di ieri governata da Draghi, sono tra le istituzioni considerate a livello internazionale particolarmente efficaci».

L'Unione bancaria europea è fondamentale
Dal caso Mps , ha detto Monti,«si può trarre la lezione che l'unione bancaria» europea «è ancor più importante. La responsabilita ultima alla Bce è fondamentale. Ci sono state e ci sono resistenze a questo ma la grandissima parte del'opinione competente in materia vede nel progetto della vigilanza unica un progetto solido e da realizzare».

Possibile pensare a una ordinata e graduale riduzione delle tasse
Mario Monti ha rivendicato che grazie all'azione del suo esecutivo, che definisce oggi «governo di emergenza», e al risanamento dei conti pubblici «ora é possibile cominciare a pensare a una ordinata e graduale diminuzione delle tasse, a cominciare da quelle che gravano sul rapporto di lavoro». Sulle tasse «può darsi che sia sembrato tropo brusco. Come presidente del Consiglio ho dovuto difendere con le unghie ciò che abbiamo deciso di fare nel periodo di emergenza. Allora avrei visto negativamente che ci fossero riduzioni premature delle tasse. Ora non parliamo di cosa fare nei prossimi sei mesi, come eravamo costretti a fare, ma stiamo discutendo con gli italiani su cosa fare nei prossimi 5 anni che iniziano con uno zoccolo di riforme strutturali avviate».

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