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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 13:10.

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Sono circa trenta i consiglieri dell'opposizione nel Pirellone nel mirino della Procura di Milano: sono indagati per peculato nell'ambito della stessa inchiesta che nei mesi scorsi ha coinvolto 62 consiglieri di Pdl e Lega.

Al centro della nuova tranche sono sempre le spese allegre fatte con i soldi dei gruppi consiliari: stavolta vengono contestate anomalie sui rimborsi di consiglieri del Pd dell'Idv, di Sel Udc e Pensionati. Per loro sono in arrivo nei prossimi giorni inviti a comparire in relazione a spese atipiche e dubbie fatte a partire dal 2008 con i rimborsi regionali. Poco importa che stavolta si tratti di cifre "inferiori", come i capo gruppi hanno subito puntualizzato, in quanto il reato ipotizzato è sempre lo stesso: peculato.

Già ci sono le prime ammissioni per mezzo stampa come nel caso del capogruppo Idv Stefano Zamponi che sostiene si tratti di una "spesa lecita" l'acquisto di mimose da donare alle dipendenti per la festa dell'8 Marzo. In occasione della festa della donna del 2012 ci sono scontrini per acquisti di mazzolini di mimose per 300 euro ad opera dell'Idv, mentre sempre in quell'occasione celebrativa il Pd ha speso 1600 euro sempre tra fiori, doni e un pranzo. In base al bilancio messo online il gruppo consiliare del Pd l'anno scorso ha speso oltre 10000 euro tra catering, consultazioni e consumazioni bar. Il rottamatore nonché consigliere democratico Pippo Civati ha detto di sentirsi " tranquillo almeno per i propri rimborsi circa 2000 euro in cinque anni".

Il capo gruppo del Pd al Pirellone Luca Gaffuri ha detto "di esser certo di poter dimostrare di aver utilizzato le risorse a disposizione per l'attività politico istituzionale" in riferimento a pernottamenti in hotel a poco meno di 200 euro, per servizi fotografici per circa 500 euro.

Resta da vedere se rientra sempre nell'area delle spese istituzionali il rimborso per la pubblicazione di un libro, come i 9360 euro richiesti dal consigliere Pd Carlo Borghetti relativi a " I miei primi due anni in Consiglio regionale" i 2670 euro spesi da Carlo Spreafico per pubblicare «Tramonto celeste, alba democratica», un testo celebrativo per la caduta di Roberto Formigoni. Figurano rimborsi dell'Idv di spese in trattorie alquanto care 350 euro e per sushi bar di 250 euro stavolta nelle spese di Sel e la lista si allargherà come pure la lista dei nomi si allungherà man mano che emergeranno i dettagli dell'inchiesta in corso avviata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio d'Alessio.

Inutile dire che il tutto è già diventato dibattito politico sulle lacune della legislazione attuale sui rimborsi che spesso sconfinano e degenerano in comportamenti illeciti. Al solito la politica arriva in ritardo, e spesso solo per giustificarsi davanti all'opinione pubblica, quando sostiene che vadano cambiati i regolamenti che governano la gestione dei gruppi politici e che bisogna introdurre rendiconti precisi e dettagliati. Intanto oltre alle cifre dei rimborsi, che già ammontavano a un paio di milioni di euro, sale il numero complessivo degli indagati che ormai sfiorano il centinaio per anomalie nei rimborsi a partire dal 2008.

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