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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2013 alle ore 20:28.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2013 alle ore 18:28.

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Il Partito Democratico «ha dato mandato ai propri legali di promuovere tutte le azioni legali necessarie per tutelare la propria onorabilità nei confronti delle clamorose bugie riportate sul caso Mps da una serie di organi di informazione, con particolare riferimento alle testate Libero e Il Giornale vicine al centrodestra e a Silvio Berlusconi». Lo annuncia il tesoriere del Pd, Antonio Misiani, in una nota. «Un conto è la ricerca della verità dei fatti - che noi stessi sollecitiamo da parte della magistratura e di tutti gli organismi preposti - un altro la solita, inaccettabile macchina del fango che si mette immancabilmente in moto alla vigilia delle elezioni», sottolinea.

Boccia chiede a Consob di far luce su Saipem
Francesco Boccia, coordinatore democratico delle commissioni economiche della Camera, chiede a Consob di far luce su Saipem. «Le autorità di controllo accertino tutte le responsabilità che hanno causato i problemi finanziari connessi al caso Monte dei paschi e monitorino con attenzione il caso Saipem alla luce di quanto denunciato dalla Consob su una vendita sospetta avvenuta proprio alla vigilia del tonfo di mercato di oggi».

Francesco Boccia aggiunge: «Da Consob vogliamo capire anche cosa c'é dentro i bilanci di Saipem. In ogni caso, se anche in questa vicenda fosse confermato l'uso di informazioni riservate e il coinvolgimento di intermediari esteri, avremmo l'ennesima dimostrazione che vi sono banche d'investimento che giocano proprio sulle diversità degli ordinamenti giuridici e sui tempi biblici delle rogatorie internazionali per fare operazioni spregiudicate al di fuori dei controlli della magistratura. Questo non é più tollerabile, bisogna fare immediatamente chiarezza: solo così la finanza pulita potrà prevalere su quella sporca. Ben vengano dunque commissioni d'inchiesta sul sistema di funzionamento della finanza e interventi legislativi per superare quei gravissimi buchi neri lasciati volutamente dai governi Berlusconi».

«Le dimenticanze legislative di Tremonti hanno allargato le maglie della rete di controllo»
Le recenti inchieste delle procure di Milano e di Trani, che hanno già inchiodato alle proprie responsabilità una serie di operatori finanziari, prosegue Boccia, sono sicuramente un riferimento per interventi legislativi e per eventuali commissioni d'inchiesta. E a Tremonti, che oggi fa il moralizzatore, ricordiamo che proprio le sue «dimenticanze legislative sui temi della finanza hanno allargato le maglie della nostra rete di controllo sul funzionamento dei prodotti strutturati, sui derivati e sulle attività di tutti quegli operatori finanziari che non hanno sede in Italia e non rispondono alla giustizia italiana, Il Pd non farà sconti a nessuno, la finanza pulita è in cima all'agenda della rivoluzione di Bersani».

Verifiche fiscali: precisazione di Mps
In una nota, con riferimento a quanto apparso sulla stampa in merito a presunte verifiche fiscali in corso, Banca Monte dei Paschi di Siena «precisa di non essere a conoscenza di alcun accertamento fiscale relativo alla cessione dell'immobile di via dei Normanni a Roma.
BMps ha ceduto l'immobile in data 30/09/2011 per l'importo di 130 milioni di euro, così come comunicato al mercato in data 03/10/2011. La Banca, inoltre, non ha mai conferito mandato a Sansedoni S.p.a. per la vendita dell'immobile in questione. Banca Monte dei Paschi di Siena precisa, infine, di non essere a conoscenza di vertenze fiscali aventi ad oggetto l'acquisto di azioni Unipol».

Signorini (responsabile Vigilanza) vice dg di Bankitalia
Il responsabile della Vigilanza di Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, 58 anni, fiorentino, è stato nominato vice direttore generale in sostituzione di Giovanni Carosio. Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, lo ha proposto al Consiglio Superiore riunitosi mercoledì. La nomina, si legge in una nota della Banca, avrà efficacia a partire dalla data del relativo decreto di approvazione del presidente della Repubblica, promosso dal presidente del Consiglio dei ministri, di concerto col ministro dell'Economia.

La scelta di Signorini conferma dunque una lunga consuetudine di via Nazionale: nel Direttorio c'è sempre un componente con specifiche competenze di vigilanza. Fino a pochi giorni fa, tuttavia, alcune indiscrezioni da via Nazionale accreditavano la possibilità che il criterio di scelta fosse un altro, quello dell'attenzione alla parità di genere in un Direttorio tutto al maschile. Inevitabile che i riflettori si accendessero in quei giorni sull'unico funzionario generale donna della Banca: Valeria Sannucci. Poi, forse, qualcosa è cambiato.

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