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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 19:27.

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Anche nei social media l'ex premier Silvio Berlusconi catalizza l'attenzione e polarizza le discussioni: dopo la proposta di restituire l'Imu il nome del Cavaliere è stato citato 60mila volte nei social network. E ha conquistato il 46% delle conversazioni su argomenti politici. Sono i risultati delle rilevazioni di PolisMeter che scandaglia i social media come un termometro dell'opinione pubblica online.

Gli utenti hanno espresso i loro commenti, favorevoli e contrari, con messaggi su Twitter affiancati da hashtag, le ormai familiari parole precedute dal simbolo cancelletto (#). L'hashtag #propostashock è stato citato 5831 volte e #propostasciocc, invece, 1109 volte.

Successivamente all'annuncio della restituzione dell'Imu è iniziato un lungo flusso di dialoghi scanditi dai 140 caratteri dei micropost. E, come nell'ultima campagna per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, diventa anche una gara per inventare hashtag creativi e ironici. Il dibattito prosegue inoltre su Facebook. La pagina di Berlusconi è molto frequentata ed espone il messaggio «Rimborseremo l'Imu 2012»: gli utenti hanno affollato la bacheca con i loro commenti. I dialoghi hanno superato i confini italiani fino a raggiungere il pubblico globale del social network.

Secondo PolisMeter sui social media la campagna elettorale ha registrato da poco una vera partenza: le discussioni di politica sono state 705mila negli ultimi sette giorni, con un incremento del 173% rispetto alla settimana precedente. E a richiamare picchi di attenzione, come osserva la piattaforma di monitoraggio online, hanno contribuito anche le dichiarazioni di Berlusconi su Mussolini, la vicenda del Monte dei Paschi di Siena, le ipotesi su un allungamento dell'anno scolastico proposte dal premier uscente Mario Monti, il comizio con il duo ispirato ai Blues Brothers tra il candidato del centrosinistra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, sindaco di Firenze.

Rispetto a quattro anni fa anche Twitter è diventato un luogo rilevante di conversazione: gli elettori possono ascoltare i candidati e dialogare. Con i social network gli avvenimenti politici diventano temi del dibattito in uno spazio pubblico e accessibile, scanditi da hashtag che condensano argomenti costretti a viaggiare in confini più brevi di un sms. E in questo modo attraverso i social media gli utenti hanno un'immagine in tempo reale dell'evoluzione della campagna elettorale.

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