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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 07:58.

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NEW YORK - I Ravens di Baltimora, determinati, freddi, costanti hanno vinto ieri notte contro i 49ers di San Francisco un Super Bowl che per imprevisti, cambiamenti di scenari, record di vario genere, entrerà nella mitologia del football americano.

Una partita avvicente, durissima, con la possibilità di un pareggio fino a 4 secondi dalla fine e con un recupero inatteso dei 49ers dopo un blackout di mezz'ora che ha mandato i Ravens fuori fase. Poi la squadra di "Baltimore", costante, sempre all'attacco nei primi 35 minuti di gioco sotto la regia glaciale di Joe Flacco, il quarteback italo-americano, ha recuperato. E sul filo di lana ha vinto ieri notte al Superdome di New Orleans la 47esima edizione del Super Bowl e il trofeo Vince Lombardi con una differenza di appena tre punti.

Soprattutto una serata tutta italo-americana: Steve Bisciotti, il proprietario dei Ravens e Joe Flacco il regista, il quarter back, l'autore della vittoria, sono entrambi italo-americani, cresciuti in famiglie modeste ma solide. Bisciotti, che resta orfano di padre a 8 anni, si lancia nell'imprenditoria. Oggi vale 1,5 miliardi di dollari.

Ma la serata, come sempre succede per un Super Bowl, è stata qualcosa di più di una finale di football americano. È stata l'occasione per 147 milioni di americani di riunirsi davanti al televisore, di consumare quantità prodigiose di junk food, di vedere alcuni degli spot pubblicitari piu divertenti e interessanti dell'anno. È stata la serata in cui ci si è commossi insieme, quando, prima della partita, i bambini del coro della scuola Sandy di Newtonw, hanno cantato America the Beautiful.

I due tempi
Primo tempo, performance magistrale di Joe Flacco, passaggi a laser, lunga distanza, mete continue, due quasi di fila dei Ravens di Baltimora che hanno creato squarci nella difesa dei 49ers di San Francisco, fino all'ultimo passaggio prima della fine del primo tempo lungo il centro del campo, un lancio di 40 metri, Jacobi Jones raccoglie, inciampa, cade, la difesa lo ignora ma Jones, con un colpo di reni, si rialza e guizza in meta lasciando i 49ers accasciati. Colin Kaepernick, il quarterback dei 49ers, fa buoni passaggi, alcuni ottimi, ma l'attacco non lo segue. Il primo tempo, dominato dai Ravens e da Joe Flacco, si chiude 21 a 6

Il secondo tempo si apre con un attacco fulminante dei Ravens. Sempre Jones, uno dei migliori in campo, raccoglie la palla e parte da fondo campo: non lo ferma nessuno e arriva in meta. Spettacolare, la corsa di 109 yards sembra record storico per una mezz'ora, in seguito viene corretto a 108 yards, il record è a pari merito. Poi il blackout. Improvvisamente le luci del Superdome di New Orleans si spengono. Corto circuito? Comunque blackout per quasi mezz'ora. L'interruzione non giova ai Ravens, i 49rs ripartono. Colin Kaepernick, il quarterback, improvvisamente entra in sincronia con l'attacco e non sbaglia un lancio. Colpo di scena (altro record?): in 4 minuti fanno 17 punti, due touchdown in due minuti e 3 punti con un calcio in meta di successo. Il recupero a un certo punto sembra inevitabile, la differenza fra le due squadre è di appena 2 punti. Alla fine il distacco diventa di tre punti e cosìresta fino a 4 secondi dalla fine quando i 49ers puntano a scippare un pareggio. Non riescono.

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