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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 14:59.

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Nessuna fuga dall'Imu, nessun buco nei conti dello Stato. Anzi un incasso extra nel 2012 di 1,2 miliardi rispetto alle previsioni iniziali del Governo Monti. In piena campagna elettorale arrivano i veri numeri sull'imposta municipale. A fornirli è il dipartimento delle Finanze. Nel 2012 dal tributo comunale sugli immobili sono arrivati 23,7 miliardi (9,9 miliardi in acconto e 13,8 a saldo). Di questi circa 4 miliardi sono giunti dal prelievo sulla prima casa che tutte le forze politiche vorrebbero, a seconda delle differenti ricette, cancellare o attenuare.

Un conto da 225 euro a testa
L'imposta sull'abitazione principale ha interessato 17,8 milioni di contribuenti. Che hanno versato in media 225 euro. Dei 4 miliardi di gettito circa 3,4 sono dovuti all'applicazione dell'aliquota statale standard del 4 per mille; gli altri 600 milioni derivano dall'innalzamento dell'asticella decisa dai sindaci: il 17,8% dei Comuni l'ha infatti aumentata dell'0,1% e un altro 7,5% l'ha elevata fino al massimo dello 0,2%. Laddove circa i due terzi dei primi cittadini ha confermato l'aliquota statale del 4 per mille. mentre il 3,4% ha giocato al ribasso di un punto fissandola al 3 per mille e il 3% si è spinto fino al 2 per mille.

Il confronto con la vecchia Ici
Escludendo i 600 milioni incassati con le manovre dei Comuni il gettito dell'Imu sull'abitazione principale è sostanzialmente in linea con quanto gli italiani versavano fino al 2008 con la vecchia Ici: 3,4 sono arrivati dall'Imu ad aliquota standard e 3,3 dall'Ici. Ciò che cambia tra le due imposte è la maggiore progressività dell'Imu. E questo grazie soprattutto al gioco delle detrazioni concesse sull'abitazione principale (200 euro l'Imu contro i 103 euro del'Ici ). Dall'analisi dei versamenti sull'abitazione principale con le classi di reddito dei contribuenti emerge che il valore medio cresce all'aumentare del reddito dichiarato: fino a 10mila euro l'imposta media è stata di 187 euro, sale a 267 euro medi nella fascia tra i 26mila e i 55mila euro (la più amplia dei soggetti Irpef) e termina a 629 euro versati in media dai contribuenti con oltre 120mila euro di reddito.

Un quarto del gettito dalle grandi città
Oltre un quarto del gettito scaturito dalle manovre deliberate dai Comuni proviene da cinque grandi città Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli. Gli importi medi dei versamenti vanno dai 917 di Roma ai 585 euro di Napoli. Tuttavia, ha sottolineato ancora Vieri Ceriani , gli importi medi più elevati di circa 2.000 euro sono stati riscontrati in comuni con insediamenti produttivi particolari (centrali idroelettriche, aeroporti, raffinerie, grandi impianti industriali, ecc.) o a forte vocazione turistica (oltre 1.000 euro). Inoltre per 1.070 comuni l'importo medio di versamento è risultato inferiore a 100 euro. In questo caso si tratta nella quasi totalità di piccoli Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

Stangata sui beni delle imprese
Dalle cifre del Mef emerge inoltre una stangata sulle imprese. Dagli immobili diversi dall'abitazione principale sono arrivati 17,9 miliardi. La ripartizione per fasce di reddito mostra che il 35% di questi contribuenti ha versato fino a 200 euro. Discorso diverso per i capannoni. I 700mila soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno pagato l'Imu hanno corrisposto in media 9.313 euro. Senza scendere nel dettaglio sulla tipologia e natura giuridica dell'attività d'impresa o professionale emerge che il conto pagato da autonomi e imprenditori si attesta sui 6,3 miliardi di euro complessivi.

Infondati gli allarmi di sindaci e agricoltori
Dall'analisi del dipartimento, come ha sottolineato lo stesso sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani, risultano infondate sia le previsioni dell'Ifel-Anci che parlava di un minor gettito per oltre due miliardi, sia quelle degli agricoltori che in fase di approvazione del decreto sulle semplificazioni fiscali della primavera scorsa denunciavano un aggravio di oltre 2 miliardi rispetto ai 200 milioni versati ante introduzione dell'Imu. Nel primo caso il gettito complessivo dell'imposta municipale è superiore di 1,2 miliardi rispetto alle previsioni inserite nel conto delle amministrazioni pubbliche 2012; per gli agricoltori il gettito dell'Imu si attesta su 628 milioni di euro versati da circa tre milioni di contribuenti. In media si è trattato di un prelievo di 209 euro a testa. Per oltre l'80% l'Imu agricola è stato versata da persone fisiche, mentre la metà del gettito complessivo è stato corrisposto dai circa 600mila agricoltori professionali.

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