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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 14:46.

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E' di nuovo attivo il sistema di pagamento con carte di credito nello Stato della Città del Vaticano, che era stato bloccato a inizio gennaio, in seguito ad un'iniziativa della Procura di Roma e Banca d'Italia. E' stato il portavoce vaticano Federico Lombardi con un battuta a dare la notizia: «Nonostante la rinuncia del Papa le cose vanno avanti e si risolvono...». I pellegrini e i turisti che ogni giorno visitano il Vaticano potranno dunque usufruire di mezzi pagamento elettronico, anche per i Musei vaticani. Il servizio è garantito dalla società svizzera da Aduno Sa che sostituisce Deutsche Bank Italia, il precedente provider. «Il servizio di pagamento - ha aggiunto Lombardi - è garantito da Aduno Sa, società svizzera prestatore di servizi di pagamento con consolidata esperienza di settore sul mercato europeo».

Le motivazioni del blocco degli sportelli bancomat
Via Nazionale, all'inizio dello scorso dicembre, aveva revocato l'autorizzazione non per ragioni attinenti il gruppo tedesco, ma dopo una segnalazione scaturita dall'inchiesta in corso da parte della Procura di Roma su presunti casi di riciclaggio nella gestione dello Ior, la banca vaticana. Il blocco, quindi, non ha riguardato disfunzioni o irregolarità nella rete vaticana agganciata ai circuiti internazionali di pagamento, ma singole operazioni effettuate presso un "bancomat" vaticano.

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