Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 15:36.

My24

Roma, Napoli, Bari, Busto Arsizio. Senza contare i fascicoli ancora segreti e le inchieste nelle fasi iniziali. Finmeccanica è sotto l'assedio delle procure e non da oggi. La stretta giudiziaria non si ferma, anzi si moltiplica. L'arresto di ieri dell'amministratore delegato e presidente della holding, Giuseppe Orsi, è solo l'ultimo atto, il più clamoroso. Ma tra indagini e processi, la spirale giudiziaria è continua. Presto avrà nuovi sviluppi.

Nella capitale ci sono indagini in corso e processi già avviati. Archiviata la posizione dell'ex presidente e ad Francesco Guarguaglini, sua moglie, Marina Grossi, ex ad di Selex Sistemi Integrati, ha preferito patteggiare in uno dei diversi dibattimenti scaturiti dalle indagini del pubblico ministero Paolo Ielo. Marina Grossi, però, dovrà vedersela anche in altri processi che si apriranno nei prossimi giorni, sempre nei filoni delle inchieste di Ielo, come quello sugli appalti Enav. Il pm romano, poi, ha ricevuto da Napoli il fascicolo su Paolo Pozzessere, ex responsabile marketing della holding, indagato per corruzione internazionale dalla procura di Napoli, che ha poi trasmesso gli atti ai colleghi della capitale. Un filone che vede coinvolto anche l'ex direttore dell'Avanti!, Valter Lavitola, in un fascicolo ancora in mano agli investigatori partenopei.

Anche la procura di Bari aveva aperto un'inchiesta su Finmeccanica legando le pressioni di Giampy Tarantini, il faccendiere che portava le fanciulle alle feste dell'ex premier Silvio Berlusconi, alle possibilità di ottenere contratti con la holding. Un pezzo di questa indagine è rimasta a Bari, un altro è stato trasmesso nella capitale.

A Napoli, però, ci sono altri due fascicoli scottanti.Il primo riguarda il Sistri, un sistema di tracciamento dei rifiuti che non convince gli inquirenti napoletani. C'è poi l'inchiesta sul Cen, il centro elettronico del ministero dell'Interno, dove sono indagati, tra l'altro, l'ex numero della Dia, il generale dei carabinieri Antonio Girone, l'ex numero due della Polizia di Stato, Nicola Izzo, i prefetti Giovanna Iurato e Oscar Fioriolli, e due dirigenti di Finmeccanica, Carlo Gualdaroni e Giovanni Subbioni. Il fascicolo su Izzo dovrebbe essere approdato alla procura di Roma dopo il ricorso dei legali Franco Coppi e Bruno Larosa vinto in Cassazione per competenza territoriale. A Roma, inoltre, c'è la vicenda che coinvolge la Breda Menarini e l'appalto dei filobus al Campidoglio: è coinvolto l'ex dell'Ente Eur, Riccardo Mancini, uomo molto vicino ad Alemanno. E nelle carte emergono le mire di Finmeccanica per l'appalto della metropolitana "C".

Busto Arsizio, infine: dopo gli arresti e il ricorso al tribunale della Libertà è molto probabile l'udienza al Riesame. Intanto resta da vedere cosa diranno gli arrestati negli interrogatori. Sembra scontato che Bruno Spagnolini, ad di Agusta Westland, fornirà un'ampia collaborazione agli inquirenti della procura di Busto Arsizio: il pubblico ministero Eugenio Fusco e i carabinieri del Noe guidati dal colonnello Sergio De Caprio, ex capitano Ultimo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi