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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 17:08.

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La modella di Victoria's Secret Candice Swanepoel durante un servizio fotografico a Miami (Lapresse)La modella di Victoria's Secret Candice Swanepoel durante un servizio fotografico a Miami (Lapresse)

La crisi si abbatte su San Valentino, ma incrementa il giro d'affari della lingerie. Se l'indagine Coldiretti vede nero, il 39% degli italiani non faranno alcun omaggio all'amata, il 32% seglieranno i fiori, il 19% i classici cioccolatini, altri dati confermano che la lingerie è un'opzione scelta da molti innamorati.

Un'analisi di Tnt Express Italy sui trend di traffico legati alle settimane precedenti la Festa degli Innamorati evidenzia una crescita del 21% dei volumi di spedizioni legate all'intimo. Si tratta dell'approvvigionamento extra di questo genere merceologico da parte delle migliaia di boutique specializzate della penisola, un flusso di traffico che Tnt si aspetta proseguirà anche nelle settimane prossime, quando i negozi riassortiranno i loro stock. L'intimo rimane, per fortuna, del resto uno dei comparti più vitali dell'economia italiana: da solo vale secondo l'Smi (Sistema italiano della moda) 2,7 miliardi di euro. Solo un lieve incremento invece per gli altri regali legati a questa data: il cioccolato (+2%) e i prodotti cosmetici (+3%), mentre si è registrata una netta flessione dei profumi (-27%).

Il caro rosa
L'Associazione Produttori Florovivaisti italiani segnala che sono in calo le prenotazioni per quanto riguarda le rose rosse in favore di primule, bulbose azalee e orchidee (phalenopsis). Il motivo? Il costo elevato delle rose, provenienti in questo periodo dal Kenya via mercato olandese.

La lingerie in Borsa
Se in Italia il marchio Yamamay, che conta 650 negozi e appartiene al patron Luciano Cimmino, candidato nella lista Monti per la Camera nella circoscrizione Campania 1, è sulla rampa di lancio per la quotazione attraverso la Pianoforte Holding (Yamamay e Carpisa) ci sono nel mondo altre aziende dell'intimo che stanno dando soddisfazione agli analisti.

In Asia nel 2012 la Fast Retailing , il colosso giapponese che controlla Uniqlo, e ha nel suo portafoglio il marchio di lingerie Princesse Tam-Tam ha guadagnato il 59,2%. Negli Stati Uniti la Limited Brands, del marchio Victoria's Secret, ha aumentato del 9% le vendite a gennaio, mese fiacco per gli acquisti, e il titolo ha fatto un considerevole balzo in attesa dei risultati del post San Valentino. Gli analisti di Wall Street continuano a sostenere il titolo dopo che la Limited Brands ha acquisisto un'azienda di lingerie canadese prevede di espandersi presto a livello internazionale.

Dal successo del corpo, allo store online
Tra le prime a fiutare il business la regina del burlesque Dita Von Teese che oltre a esibirla sul palco ha lanciato la propria linea di lingerie e l'attrice nostrana Valeria Marini fashion designer e testimonial per la sua linea Seduzioni Diamonds. Ad aprile del 2012 si è buttata nell'affollato mondo della biancheria intima, anche la bellissima top model israeliana Bar Rafaeli, che ha lanciato in perizoma e t-shirt il suo marchio under.me

Un mercato aperto a nuove nicchie
Se sull'onda del successo del libro best seller «50 sfumature di grigio» molte maison si sono orientate verso capi fetish, altre si stanno rivolgendo ad altre nicchie di mercato per incrementare gli affari. Se Victoria's Secret creerà a breve una linea di reggiseni glamour per le donne che hanno subito una mastectomia, la Chrisalys lingerie lancerà uno store online nel prossimo maggio con una serie di capi intimi creati ad hoc per la comunità tansgender che secondo dati ufficiali conta 700.000 persone negli Stati Uniti. (L.B.)

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