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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 17:56.

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Giorgio SquinziGiorgio Squinzi

Tre giorni di incontri politici, con tutti i leader dei partiti, per illustrare il documento sulla crescita presentato a fine gennaio. Numeri e proiezioni in cui si dimostra che, con le ricette giuste, l'Italia può avere un Pil nel 2018 a +3 per cento e aumentare l'occupazione di 1,8 milioni di posti di lavoro.

L'ultimo incontro con "Scelta Civica" di Monti
Alla fine un giudizio positivo: «le forze politiche hanno dimostrato grande attenzione alle nostre proposte», scrive il comunicato conclusivo di Confindustria, diramato dopo gli ultimi due incontri di ieri - tra il numero uno, Giorgio Squinzi, affiancato dalla squadra di presidenza - con l'Udc, presente Gianfranco Cesa e, oggi pomeriggio, con "Scelta Civica", presente Mario Monti, che alla fine ha commentato «è andato benissimo».

Un new deal per battere il declino
Ma accanto alla «soddisfazione» il messaggio che dal mondo delle imprese arriva a quello della politica è di passare «dalle parole e dagli annunci» ai fatti. Con un invito al futuro governo di «dare una visione di paese per la quale valga anche la pena fare i sacrifici». Secondo Confindustria i prossimi mesi saranno cruciali e «decideranno il nostro destino». È il «momento di un new deal» tra le forze positive del paese, «un concorso di intenti realistici e coraggiosi che rendano più autorevole e credibile la nostra voce anche in Europa».

Stop a chi vuole «codannare il paese al declino»
In questo scenario il mondo delle imprese vuole fare la propria parte: «Confindustria è pronta ad assumersi le proprie responsabilità, a sostenere senza preconcetti le scelte da fare nell'interesse generale», ma contemporaneamente «vigilerà e criticherà anche aspramente chiunque disattenda gli impegni». Per concludere: «non permetteremo a nessuno di condannare il paese al declino». Squinzi ha avviato i confronti mercoledì, con il Pd, Fare per Fermare il declino, la Lista Lavoro e Libertà, Fratelli d'Italia. Giovedì si è visto con il Pdl, Futuro e Libertà, Rivoluzione civile e la Lega.

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