Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2013 alle ore 10:47.

My24

Se la data d'inizio del Conclave verrà anticipata - come pare possibile, anche se non tutti i porporati sembrano essere d'accordo - le discussioni all'interno del Sacro Collegio dovranno essere accelerate. Le riunioni, denominate Congregazioni generali, sono un confronto sui temi centrali della Chiesa del futuro, e sono un momento essenziale per iniziare ad identificare la figura del Papa che sarà eletto di lì a pochi giorni. Insomma, un'Agenda Conclave, su cui far convergere le priorità. Ogni cardinale arriverà dal suo paese con un carico di esigenze e istanze, destinate a confondersi dentro le altre. Il futuro Papa, uno dei 117 che parteciperà a questi incontri, sa che il distillato di queste riflessioni sarà la base del suo pontificato, sui fronti della teologia, della morale, della politica, del governo.

Curia
È un tema interno, ma ha diretto riflesso su quanto accaduto in questi anni, e che viene pure collegato in parte con la rinuncia papale. Gli scontri dentro i Sacri Palazzi - negati nella loro immagine più cruda, ma ammessi come "dialettica naturale" - sono stati denunciati da Ratzinger a più riprese, e quindi il futuro Papa, oltre ad essere probabilmente il frutto della pacificazione dovrà creare le condizioni affinché il governo della Chiesa abbia una guida più unitaria e non vi siano le incertezze nella linea di comando che ci sono state in questi anni su vicende specifiche (quello della remissione della scomunica ai vescovi lefebvriani del 2009 è il caso più eclatante). Quando fu eletto fu detto che Benedetto XVI avrebbe sfoltito e razionalizzato la Curia che si era molto ingrandita sotto Giovanni Paolo II. Ma questo non è avvenuto: ad un accorpamento è poi risultata la nascita di nuovi organismi. Il cuore della Curia è la Segreteria di Stato, che ha assunto un potere pressoché esclusivo, e questo non è sempre ben visto dal resto delle gerarchie, dove si sollecita un maggiore collegialità, tema strettamente collegato alle istanze conciliari.

Concilio
L'anniversario dei 50 anni del Vaticano II è stato un momento fondamentale di riflessione su un tema che l'elezione di Ratzinger ha sempre tenuto sullo sfondo. In effetti - giudicano osservatori attenti - non c'è mai stato un reale scontro tra i fedeli al Concilio e chi ne disconoscere l'eredità. Benedetto XVI, uno dei principali teologi dell'epoca che si distaccò dalle correnti considerate più progressiste e dette vita alla rivista Communio, è propugnatore della necessità di applicare appieno quanto il Concilio ha detto, e non quindi aprire nuove strade alla ricerca forzata di novità. Della stesso opinione sono i ratzingeriani della Sacro Collegio (i più celebri sono Scola, Schoenborn, Erdo, Ouellet) e buona parte dei porporati da lui nominati.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi