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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2013 alle ore 13:42.

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Roberto Maroni, leader della Lega e candidato a Governatore della Lombardia, cerca di arginare le indiscrezioni che mettono il suo partito nell'occhio del ciclone per lo scandalo Finmeccanica: «La costante di questa campagna elettorale è la macchina del fango che ha colpito, colpisce e sta colpendo. Ci sono ancora insinuazioni di tangenti o finanziamenti alla Lega legate alla vicenda Orsi-Finmeccanica. È un atto di terrorismo». Intanto Finmeccanica in una nota sottolinea «la correttezza del comportamento tenuto in oltre 40 anni di attività» in India. Il gruppo inoltre assicura che «fornirà la propria collaborazione» alle autorità indiane.

Macchina del fango promossa dai giornali
Intervistato oggi ad Ansa Forum, l'ex ministro dell'Interno attacca soprattutto i media, sottolineando che «Il collegamento con le presunte tangenti non è giornalismo. Queste falsità sono fatte per condizionare il voto». E aggiunge: «Sono falsità. Anche oggi abbiamo un esempio eclatante sui giornali. Ci tengo al mio personale profilo, al mio comportamento trasparente e onesto: oggi sui giornali ci sono ancora insinuazioni di tangenti alla Lega legate alla vicenda Orsi-Finmeccanica - sottolinea - Mi spiace che ci sia il Corriere in cima, mettendo insieme un titolo con una cena, sottolineo l'unica, fatta tra me e l'ad», conclude Maroni.

Polillo (Economia) difende Grilli: «Ha già chiarito in passato»
Fare attenzione «al fango sui giornali» è anche l'invito del sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ospite di "24 mattino", su Radio 24. Riferendosi all'ipotesi della procura, secondo cui l'attuale ad Pansa avrebbe in passato fatto pressioni su Mediobanca per appianare debiti della ex moglie del ministro all'Economia Grilli, Polillo ha ricordato che «Il ministro ha chiarito già tutto in passato. Conoscendolo per la persona che é, tenderei a escludere cose del genere». I fatti al centro dello scandalo «Sono talmente scivolosi e specifici - ha proseguito - che ci vuole «un'indagine seria con prove inoppugnabili, stiamo parlando del ministro dell'Economia, una delle persone più stimabili a livello internazionale. I giornali così diventano macchina del fango. Una notizia del genere può avere ripercussioni sullo spread, creare problemi giganteschi. Il ruolo della stampa è fondamentale, ma bisogna capire che si maneggiano situazioni esplosive».

India preoccupa per gli sviluppi dell'inchiesta
Da registrare, in giornata, anche i timori dell'india per gli sviluppi dell'inchiesta. Il primo ministro indiano Manmohan Singh, al termine di un colloquio con il suo omologo britannico, David Cameron, ha spiegato in conferenza stampa di essere «seriamente preoccupato» per i fatti di presunta corruzione riguardanti la vendita nel 2010 di 12 elicotteri all'India da parte di AgustaWestland. «Ho espresso al Primo ministro britannico la nostra seria preoccupazione riguardo le accuse sui presunti mezzi illegali utilizzati per mettere il sigillo sul contratto siglato con AgustaWestland», ha dichiarato il premier indiano aggiungendo che «David Cameron ci ha assicurato la cooperazione del suo governo riguardo l'inchiesta».

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