Berlusconi, Grillo nel mirino: «Un istrione, chi vota lui manda Bersani al Governo»

Un concentrato di attacchi agli avversari, conferme sul programma elettorale e appelli a non disperdere il voto nel video messaggio recapitato dal leader del Pdl, Silvio Berlusconi, alla convention del centrodestra a Napoli per la chiusura della campagna elettorale. Nel mirino del Cav., bloccato a Roma da una congiuntivite, soprattutto il "fenomeno" Grillo, definito un «istrione straordinario che ha fatto l'attore per tutta la sua vita». Grillo, spiega Berlusconi, «non manderà a casa nessun politico, anche il risultato sarà quello di issare Bersani e Vendola a Palazzo Chigi».

In serata Berlusconi, al Tg5 ha anche parlato di pensioni minime. «Bisognerà pensare ai pensionati facendo come abbiamo fatto e cioè quando portammo più di un milione pensionati ad un aumento delle pensioni che consente di sopravvivere».

Molti candidati M5s «dell'estremissima sinistra»
A non piacere sono anche i candidati del Movimento 5 stelle, ritenuti esponenti dell'estremismo di sinistra: «Grillo aveva detto di aver scelto i candidati sulla base dei curricula che i candidati stessi hanno presentato sulla rete. Da un'inchiesta viene fuori che più dell'ottanta per cento dei candidati delle liste di Grillo appartiene all'estremissima sinistra, addirittura ai comitati no tav, ai centri sociali e ai black bloc».

I voti a Monti? «Sciupati»
Non mancano gli attacchi a i centristi: «Voti a Monti? Sciupati». Il Profesore, insieme a Casini e Fini, non hanno «grande sicurezza di raggiungere il 10% e se entrano in Parlamento hanno già dichiarato che sono disposti a collaborare con Bersani, quindi i voti dei moderarti a Monti e Casini e Fini o sono voti persi o vanno a Bersani».

Il Pd «ancora legato all'ideologia comunista»
Quanto al Pd, «è ancora legato all'ideologia comunista, la più crudele e disumana della storia e hanno invidia di chi, con sacrificio e anche rischio di impresa, si dà una situazione di benessere. Sono tesi a colpire il ceto medio, hanno pronta una patrimoniale da 40 miliardi che non colpirà solo i più ricchi».

Berlusconi conferma alla platea anche l'intenzione di restituire agli italiani quanto pagato nel 2012 per l'Imu sulla prima casa, un gesto che vuole essere «un atto di ricucitura, di riappacificazione tra cittadini e Stato», che sarà «al secondo punto dell'ordine del giorno del primo Consiglio dei Ministri». Quella tassa, insiste
Berlusconi, va eliminata perché «ha determinato un fatto increscioso, il distacco dei cittadini dalla politica, è stata fatta da qualcuno che non capisce di economia, è
cervellotica ed è una patrimoniale continuativa negli anni che ha provocato il crollo del patrimonio immobiliare degli italiani, dell'industria delle costruzioni e la perdita di 550mila posti lavoro».

La replica di Berlusconi dopo la frenata della Svizzera
La Svizzera oggi ha frenato Silvio Berlusconi e il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: la restituzione dell'Imu. Perché, ha fatto sapere Berna, quell'accordo fiscale - su cui il Cavaliere punta per mantenere la sua promessa, messa nero su bianco in una lettera agli italiani - se mai sarà raggiunto non entrerà in vigore prima del 2015. Come dire: difficile che le risorse necessarie possano arrivare da quell'intesa.
Ma il Cavaliere insiste, dopo aver ribadito ieri sera la sua promessa, pronto a garantire anche «personalmente», con il suo patrimonio, l'impegno di restituire i 4 miliardi versati nel 2012. «Avevamo già previsto che la restituzione dell'imu entro maggio si farà tramite un accordo con la Cassa depositi e prestiti - ha detto stasera il Cav su Rai 2 -, quindi che siano due o tre anni» per l'accordo con la Svizzera «non conta nulla: 4 miliardi da trovare nella spese dello Stato sono un niente, sono un nulla. È un falso problema che gli altri partiti hanno messo in campo perché questa cosa dell'Imu li ha trafitti e non hanno saputo come reagire». «Se mi ci metto io la Svizzera in poco tempo farà l'accordo, la Svizzera mi deve molto, a partire dai cittadini sequestrati da Gheddafi», ha poi aggiunto Berlusconi su Rai 2.

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