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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 17:55.

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Snag-Confcommercio conferma i tre giorni di chiusura delle edicole associate al sindacato i prossimi 24, 25 e 26 febbraio. «Nonostante il positivo incontro avuto con il Prefetto di Roma e il suo impegno a supportare le nostre istanze riteniamo non prorogabile la nostra azione di protesta», dichiara il presidente Armando Abbiati. «Apprezziamo inoltre - prosegue - le promesse del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che sottolineano la gravità di una situazione da troppo tempo non governata, e avvalorano le nostre motivazioni. Troppo a lungo abbiamo confidato nelle promesse del mondo politico e imprenditoriale; nel frattempo migliaia di edicole, sopportando il fardello più grave della crisi dell'editoria, sono state costrette a chiudere. La nostra organizzazione, forte di oltre 12mila associati, ritiene irresponsabile desistere dall'azione di protesta: questo è l'unico momento nel quale si può far toccare con mano l'insostituibile ruolo delle edicole nell'assicurare il diritto costituzionale all'informazione».

Garante: le edicole non sono "servizio essenziale", ma sciopero da differire
«In relazione allo sciopero degli edicolanti dal 24 al 26 febbraio prossimi, è opportuno rammentare che tale servizio non rientra tra quelli individuati dalla legge come "pubblici essenziali" e, pertanto, l'Autorità di garanzia non può, allo stato, pronunciarsi sulla sua legittimità». Lo afferma, in una nota, Roberto Alesse, Presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali che invita, comunque, gli edicolanti ad un differimento dello sciopero per fornire informazioni sotto elezioni.

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