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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2013 alle ore 18:36.
"Un pasticcio pericoloso": il britannico Economist illustra il risultato del voto italiano con l'immagine dei politici in cartapesta sui carri allegorici. In mezzo al caos, emergono tre fatti: il primo è la spettacolare avanzata del Movimento Cinque Stelle che "non ha un piano per governare il paese". Il secondo fatto è che a causa del successo di Grillo, nessuna delle due principali alleanze ha ottenuto una piena maggioranza al Senato. Il terzo fatto è che, in entrambe le Camere, l'alleanza conservatrice di Berlusconi ha tallonato il centrosinistra più di quanto ci si aspettava. E ciò soprattutto per via dell'efficacia di una promessa "assai discutibile", quella di restituire l'Imu.
Gli investitori si precipitano freneticamente a disfarsi dei bond del Sud in difficoltà e cercano rifugio al Nord: il Wall Street Journal fotografa l'ansia dei mercati finanziari, copre in diretta lo scossone dato dal voto italiano e vede minacce per la stabilità finanziaria dell'Europa. Tutto questo è in apertura del sito web. Tra i vari titoli sulla homepage, è alla ribalta lo "stallo politico": In un'elezione che doveva spingere l'Italia a proseguire le riforme economiche, gli elettori hanno invece ottenuto "uno stallo politico che potrebbe ancora una volta scuotere la stabilità finanziaria dell'Europa". Le elezioni hanno lasciato l'Italia "senza un chiaro vincitore", commenta sul Wsj Chris Emsden. A suo parere, non funzionerebbe nemmeno una grande coalizione dei maggiori partiti, rendendo più probabile un'altra elezione.
Il New York Times sottolinea la "scarsa chiarezza" nel voto italiano, a parte la rabbia. L'unico messaggio chiaro è "no all'austerità". Sempre sul Nyt Roger Cohen, in un commento intitolato "Italian moments", parla di "paradosso italiano": "Ci sono importanti elezioni e la gente sembra disinteressata. I numeri economici parlano di crisi, eppure gli italiani sembrano imperturbati". In Italia, secondo Cohen, la linea di demarcazione tra verità e non verità è sfuocata, la verità è spesso sacrificata sull'altare della bellezza e della fantasia, le realtà difficili sono aggirate. Berlusconi, "un uomo innamorato del potere e sprezzante della verità", ha "fatto il suo numero". Grillo a fatto "promesse folli" sulla settimana di 30 ore che sembrano avere conquistato oltre il 20% degli italiani. Il serio centrosinistra, rappresentati da Bersani e Monti, perora tagli e riforme. Cohen parla di spettacolo "non edificante" e ammette che c'è sempre una forte tentazione a liquidare l'Italia come "non seria". Ma la questione è: quale Italia? Il serio Nord o il Sud, bloccato da criminalità e corruzione? L'Italia, secondo Cohen, ha però delle lezioni da dare: sfida le crisi con la sua umanità, accompagnata da una flessibilità che riflette "lo scetticismo per linee dure e singole verità".
L'Italia ruzzola nella "caotica incertezza" ed è questa l'unica cosa certa, scrive Barbie Nadeau sul sito della Cnn.
analysis/index.html?hpt=hp_c1
Il voto spaccato non produce "nessun chiaro vincitore" e un "pasticcio pazzesco", titola il sito di Time magazine. "Quello di cui l'Italia aveva bisogno era stabilità. Quello che ha avuto è tutt'altro", osserva Stephan Faris. Il gran perdente è stato Monti, il vincitore il Movimento Cinque Stelle di Grillo. E non è affatto chiaro cosa succederà.
http://world.time.com/2013/02/25/italys-elections-split-vote-yields-no-clear-winner-and-an-unholy-mess/
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