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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2013 alle ore 12:11.

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Brutta giornata, almeno sotto il profilo giudiziario, quella di oggi per Silvio Berlusconi. Anche la Procura di Reggio Emilia ha infatti aperto un fascicolo contro il leader del Pdl in cui si ipotizza un'accusa per voto di scambio. Niente milioni di euro in questo caso, ma l'indagine, avviata dal Procuratore capo reggiano Giorgio Grandinetti, prende le mosse dagli esposti di due cittadini che si sono trovati nella buchetta delle lettere la famosa missiva in cui veniva promesso il rimborso dell'Imu.

La prima ad andare in Procura, arrabbiata per quel foglio di carta ricevuto, è stata una impiegata sulla quale, evidentemente, la promessa di Berlusconi non ha sortito l'effetto sperato. A ruota l'ha seguita un altro reggiano. Così la Procura ha deciso di indagare e non lo ha fatto come atto dovuto: è stato infatti aperto un fascicolo nel registro generale delle notizie di reato (il modello 21) iscrivendo come indagato l'ex premier, diversamente il modello usato sarebbe stato il 45.

Le prime reazioni non si sono fatte attendere e sono già in molti nel Pdl a gridare al complotto ordito, ancora una volta a detta loro, dalla magistratura rossa. Un complotto orchestrato all'indomani della scelta degli italiani che hanno regalato quasi una vittoria al partito guidato da Berlusconi che ha provocato una serie di mal di pancia nel Pd. Precisamente i compagni di partito dell'ex premier parlano di "uso politico della magistratura" volto a danneggiare Berlusconi e il Popolo delle Libertà.

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