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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2013 alle ore 17:51.

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«Che casino!»: la Reuters lo ha scritto in italiano cogliendo, a caldo, lo sconcerto degli imprenditori italiani subito dopo il voto. Se è un guazzabuglio per gli italiani, figuriamoci per gli stranieri. La stampa estera si arrovella su come riusciranno a districare la matassa e cerca di capire il fenomeno Grillo. La Bbc intervista «l'uomo chiave» del dopo-voto. Sul Times Bill Emmott avverte che la Gran Bretagna non può permettersi di ignorare «il nuovo clown italiano». Per il Wsj il suo partito è «la matta» italiana. Un editoriale del New York Times vede poche chances che l'Italia attui le necessarie riforme. E non è proprio consolatorio che Le Monde definisca l'ingovernabilità «un problema cronico dell'Italia».

La mini-crisi diplomatica innescata dalla frase del leader dell'opposizione tedesca sulle elezioni italiane vinte da «due clown» è registrata dalla stampa estera, ma il concetto circola da giorni sui media. «Mandate su i clown», ha titolato Newsweek parlando di «teatro dell'assurdo», mentre il Guardian si domanda come mai tanti comici diventano politici: «Politica e commedia sono due facce della stessa medaglia».

«Grillo snobba l'accordo con Bersani», titola la Bbc, mandando in onda e online l'intervista al leader del Movimento Cinque Stelle.
Sul Times di Londra Bill Emmott avverte che, sia per i britannici sia per gli italiani, sarebbe un errore liquidare i risultati delle elezioni italiane ridendo della solita «ridicola opera buffa». L'ex direttore dell'Economist, coautore del documentario sulla crisi italiana "Girlfriend in a coma", vede nei risultati «gravi pericoli», ma anche «opportunità e importanti lezioni». La principale lezione del successo di Beppe Grillo, scrive Emmott, è che «in tempi di crisi e alienazione il messaggio politico più potente – e necessario - è quello del cambiamento».

«Ed è il cambiamento quello che ora i politici devono offrire», scrive Emmott prospettando un governo anche temporaneo, che accolga in qualche modo l'agenda di cambiamento di Grillo, con riforme mirate - legge elettorale, riduzione del numero dei parlamentari, tagli dei loro stipendi e pensioni - che preparino il terreno a nuove elezioni, che probabilmente verranno nel giro di un anno. Alle prossime elezioni, ci sarà la grande opportunità di riposizionare i partiti e i messaggi: sia nell'eurozona che in Gran Bretagna, secondo Emmott, l'ossessivo focalizzarsi sull'austerità è «suicida».
In Italia, chi deve «più imparare questa lezione sono Bersani e Monti».

Ma chi sono i grillini? Il Times, li definisce i «giovani ribelli del partito del cappuccino».
«I barbari sono alle porte di Roma e sembrano come gli altri, solo più giovani», scrive James Bone. L'Independent titola sulla homepage: «Una hostess, un elettricista, una casalinga…vi presentiamo il nuovo governo italiano». La sola che unisce i nuovi parlamentari del M5S è «la mancanza di esperienza politica».

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