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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 11:16.
La data dell'inizio del Conclave non sarà decisa lunedì ma nel corso della prossima settimana. È quanto è emerso nella prima riunione tecnica che si è svolta oggi in vista delle congregazioni generali dei cardinali, che inizieranno il 4 marzo. All'incontro, ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi durante il briefing tenuto nel primo giorno della sede vacante in Vaticano, hanno partecipato, tra gli altri, il cardinale decano Angelo Sodano, il vice-camerlengo Pierluigi Celata, il segretario del collegio cardinalizio, monsignor Lorenzo Baldisseri. Nella riunione di oggi, ha riferito Lombardi, si è iniziato a «discutere degli argomenti da trattare, riprendendo in mano la costituzione apostolica stessa che indica come si svolgono le congregazioni generali e quali sono i primi argomenti da trattare». Lunedì è prevista una riunione la mattina, alle 9.30, e una nel pomeriggio, alle 17, «lasciando poi in seguito al collegio dei cardinali il ritmo con cui si vogliono incontrare».
Il 4 marzo, ha sottolineato il portavoce vaticano, non verrà presa la decisione sulla data di inizio del Conclave, ma nel corso della settimana. «Non c'è da aspettarsi lunedì una decisione - ha detto -, perché i cardinali riuniti in cogregazioni generali devono iniziare a fare le loro riunioni». Quanto al fatto che la prima congregazione si riunirà sia di mattina che di pomeriggio, Lombardi il portavoce ha precisato che «è un modo per avviare in maniera più consistente le riunioni».
«La rinuncia del Papa apre uno scenario inedito, di certo ci sarà molto da discutere e approfondire» confida un porporato diocesano, arrivato da pochi giorni a Roma e che ieri ha partecipato all'incontro con Benedetto XVI nella Sala Celementina. Oltre alla data c'è naturalmente un'agenda complessa da discutere, il "programma" del futuro pontificato, da cui potrebbe emergere un identikit del successore. Nel frattempo la vita della Curia - guidata dal Camerlengo, Tarcisio Bertone, assistito da tre cardinali - prosegue portando avanti l'ordinaria amministrazione: non potranno essere nominati nuovi vescovi, naturalmente, ma l'attività per esempio giudiziaria - la Segnatura Apostolica e la Rota Romana - proseguirano normalmente, mentre si è già messa in moto la complessa macchina del protocollo per gestire la messa inagurale del nuovo pontificato, che vedrà l'arrivo di capi di stato e di governo da mezzo mondo.
Intanto nella Domus Santa Marta si stanno facendo i lavori di "blindatura" e bonifica ambientale delle stanze dove alloggeranno i cardinali (le assegnazioni saranno estratte a sorte nelle Congregazioni), mentre la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblica - controllata per togliere eventuali struemnti di spionaggio - nei prossimi giorni.
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