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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 10:31.

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CITTÀ DEL VATICANO - La riforma della Curia (e delle finanze vaticane) e i contenuti del dossier sui Vatilieaks entrano nelle discussioni tra i cardinali, che ieri hanno partecipato alle prime due riunioni delle Congregazioni generali, assemblee plenarie dove si discutono i problemi della Chiesa e si tracciano gli indentikit dei possibili candidati alla sucessione del Papa.

La conferma che i temi più scottanti saranno discussi e trattati, sia nelle sedi ufficiali che nei colloqui informali, sono stati i cardinali americani Francis George (Chicago) e Donald Wuerl (Washington) in un incontro al North American College. «Quanto allo stato della Chiesa - ha detto Georg sui Vatileaks – immagino che porremo questioni ai cardinali coinvolti nel governo della Curia, e in questo contesto ogni cosa può emergere», opinione questa condivisa dal porporato sudafricano, Fox Napier. Poi lo scandalo della pedofilia: «Il nuovo Papa dovrà affrontarla non solo perchè queste cose non accadano mai più, ma perchè ci sono ancora le vittime e dobbiamo prendercene cura», ha ribadito George, che ha tracciato una previsione temporale molto prudente: «Siamo abbastanza sicuri che prima di Pasqua sarà eletto il nuovo papa». Ma ci sono degli identikit da parte dei porporati? «Dovrà avere un'età compresa fra i 60 e 65 anni» ha detto Napier. Il "papabile" Marco Ouellet intervistato dalla Cbc ha detto che «non è possibile non pensare alla possibilita», dopo che il suo nome è circolato sulla stampa: «Mi fa riflettere. Mi fa pregare. Mi spaventa per il peso del compito». Ma aggiunge: «C'è un numero di persone che hanno più chance di essere eletti».

Le Congregazioni generali, presiedute dal cardinale Decano, Angelo Sodano, sono iniziate ieri mattina, presenti 142 cardinali (su un totale di 207), di cui ieri 103 elettori (ne mancavano all'appello 12). Come primo atto formale i cardinali hanno giurato singolarmente sulla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis: un giuramento di segretezza. Nell'agenda delle Congregazioni generali c'è anche la decisione sulla data di inizio del Conclave che non verrà fissata prima dell'arrivo in Vaticano dei 115 cardianli attesi (sono 117, ma due non verranno): la decisione è attesa per oggi o al massimo domani, e la data più probabile è l'11 marzo. In mattinata anche un fuori programma: un finto vescovo si è intrufolato tra i cardinali in arrivo all'Aula Paolo VI, e per qualche attimo ha ingannato la sicurezza

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