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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 18:59.

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Potrebbe essere stato un hacker a inviare la mail "Roma 2013 Update: Equitalia e Agenzia delle Entrate arrendetevi siete circondati!!!", partita lunedì sera dall'indirizzo mailing_liste@beppegrillo.it? Da ore si rincorrono conferme e smentite circa la veridicità del messaggio di posta elettronica.

«Credo che sia molto difficile che si tratti di un attacco di un hacker: stiamo parlando della mailing list ufficiale del sito di Beppe Grillo, per tutti gli anni che ci sono stato io non è mai successo e dubito che sia successo oggi». A parlare è un ex attivista del Movimento 5 Stelle:, che vuole mantenere l'anonimato, uno di quelli della prima ora che la newsletter la mandava in prima persona, almeno fino a quando non è entrato in rotta di collisione con le idee di Grillo ed è stato buttato fuori. Per capire cosa può essere successo, l'ex attivista spiega come funziona l'invio delle email: «Innanzitutto già dall'oggetto si può facilmente risalire alla provenienza del gruppo che ha inviato il messaggio: Roma 2013 Update è stato inviato dal Movimento di Roma».

Quindi va specificato che queste notifiche telematiche partono in concomitanza con l'apparizione sul sito di riferimento (in questo caso dovrebbe essere www.roma2013.org) dell'articolo analogo. In fondo al testo si trova sempre un link: cliccandoci sopra si apre la pagina con l'articolo oggetto della mail". Clicchiamo: si apre una pagina del sito beppegrillo.it/listeciviche. La pagina è bianca a parte un messaggio che spiega che è stato riscontrato un problema con la disiscrizione.

L'articolo non c'è. «La mail comunque è quella ufficiale delle liste civiche del Movimento – riprende l'epurato -. Conoscendo piuttosto bene l'ambiente sarei pronto a scommettere che quell'articolo c'era, che era stato pubblicato, ma poi ci si è accorti che era una roba troppo grossa, anche perseguibile penalmente, ed è stato cancellato».

A chiarire questo strano giallo, sul quale comunque una smentita ufficiale dal Movimento 5 Stelle non è arrivata, penserà ora la magistratura incaricata delle indagini per minacce.

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