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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2013 alle ore 13:12.

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In fondo è la versione finanziaria della dantesca «legge del contrappasso»: le grandi assicurazioni tedesche e del nord Europa sono costrette a comprare un po' di titoli obbligazionari a lunghissima scadenza dei Paesi periferici, italiani inclusi, perché i bond dei loro Stati non hanno rendimenti abbastanza elevati da garantire la loro operatività. È per questa ironica legge che negli ultimi mesi i titoli di Stato italiani relativamente più gettonati sul mercato sono stati proprio quelli a 15 e 30 anni. A comprarli sono proprio le assicurazioni dei Paesi forti: per loro, ironia della sorte, è il modo migliore per sopravvivere nell'era dei tassi a zero. Segno che l'Europa divisa in due, in fondo, nuoce a tutti.

Il nuovo BTp quindicennale, emesso a gennaio dal ministero del Tesoro, è ormai così introvabile tra i market maker che i pronti-contro-termine su questo titolo hanno tassi abbondantemente negativi: attualmente tra il -1,5% e il -2%. Insomma: la liquidità data a una banca in cambio dei nuovi BTp quindicennali viene remunerata sotto zero. Questo significa che il BTp quindicennale è quasi tutto in mano ad investitori stabili come le assicurazioni: è dunque l'effetto scarsità sul mercato a schiacciare così i tassi dei pronti/termine.

Qui viene il punto: verosimilmente, gli investitori stabili che lo tengono ben stretto non sono italiani. Infatti quando il Tesoro ha emesso questo BTp quindicennale gli acquisti sono arrivati per il 69% dall'estero. Anche il bond quindicennale emesso dall'italiana Hera a fine gennaio è andato altrettanto a ruba fuori dai confini nazionali: è stato comprato per il 29% da investitori inglesi, per il 17% da tedeschi, per il 12% da francesi. A ricercarlo sono state anche, o soprattutto, le assicurazioni.

Il motivo è uno solo: il tasso d'interesse. Hera offre il 5,20% il BTp quindicennale il 5,25%. Il Bund di uguale scadenza appena l'1,9%. Dato che le polizze-vita in Germania devono garantire un rendimento elevato, l'unico modo con cui le compagnie assicurative tedesche possono soddisfare i clienti è comprando almeno un po' di titoli dei Paesi periferici. E dato che le polizze hanno lunghe durate, le assicurazioni acquistano titoli altrettanto lunghi. Morale: quando tutto il mondo si affida ai Bund tedeschi per sopravvivere, le assicurazioni tedesche sono costrette a comprare un po' di Italia o Spagna per lo stesso motivo.

m.longo@ilsole24ore.com

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